Don Andrea Gallo si è spento oggi (o si è illuminato). Ma era già illuminato, parlava del Vangelo di De André, riconosceva i malanni della Chiesa, metteva al primo posto l’amore. Lottava contro il potere, stava al fianco dei barboni, non condannava le prostitute, parlava di accoglienza, anarchia, comunismo, solidarietà tra i popoli.
“Trovo del cristianesimo nelle prostitute”, diceva, “Ti accolgo come sei, come persona, perché ancora prima di essere maschio, femmina, omosessuale o straniero, uno è persona, cioè un soggetto di autonomia”. Era umile, come chiede il Vangelo: “A me l’unico titolo che piace è: prete di strada. Tanto è vero che quando vado ai dibattiti e si presentano i relatori delle università di Bologna, Genova, Palo Alto, Cambridge… A me piace quando dicono: don Andrea Gallo dell’università della strada“.
Ciao Andrea Gallo dell’università della strada. Ti arrabbi se ti chiamo adesso Andrea Gallo dell’università del cielo?
Tieni i tuoi occhi pieni di luce nei nostri pieni di lacrime.
Ornella