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Don Enzo Mazzi, uno dei preti del dissenso, se ne è andato

Creato il 23 ottobre 2011 da Yellowflate @yellowflate

Don Enzo Mazzi, uno dei preti del dissenso, se ne è andato Firenze, il 22 ottobre 2011 muore Enzo Mazzi, ex sacerdote. E’ lui uno dei primi preti del dissenso cattolico. Enzo, per tutti  Don Mazzi, è stato  animatore della Comunità dell’Isolotto, la  prima comunità cristiana di base in Italia, che prese il nome dal quartiere di Firenze in cui Mazzi fu sacerdote a partire dal 1954.Enzo Mazzi, prete sessantottino, dissente e disobbedisce ai rigidi dettami della Chiesa. Il suo primo atto noto e contestato poi dal Vaticano stesso è quello di inviare insieme ai fedeli della sua parrocchia una lettera di solidarietà ai cattolici che avevano occupato la cattedrale di Parma. Era il il 31 ottobre 1968. Scoppierà una diatriba tra il cardinale e don Mazzi tanto è che nonostante la volontà popolare dissenta da quella vescovile, il 4 dicembre viene mandato via dalla Curia. Tanti i messaggi di cordoglio per un uomo tra tanti che ha cercato di cambiare la Chiesa e, forse, renderla più comprensibile al mondo intero.

Enzo Mazzi ha sempre avuto posizioni divergenti da quelle delle gerarchie ecclesiastiche in temi di aborto, divorzio ed eutanasia; due anni fa accolse a Firenze Beppino Englaro quando al padre di Eluana venne assegnata la cittadinanza onoraria del Comune capoluogo di Regione.

Stamane, centinaia di persone hanno partecipato nella sede della Comunità, una ‘baracca’ nel popolare quartiere dell’Isolotto, ad una commemorazione di Mazzi, tra testimonianze di persone che hanno condiviso con lui gli oltre 40 anni di questa esperienza di base. Il vice presidente del Senato Vannino Chiti ricordando don Enzo Mazzi alla notizia della sua scomparsa.
”La scomparsa di Enzo Mazzi addolora profondamente. E’ stato un protagonista del dissenso cattolico quando era parroco all’Isolotto di Firenze. Critico delle ingiustizie sociali e vicino agli ultimi ovunque, coerente con la fede vissuta poi all’esterno della Chiesa. La sua è una personalità simbolo, che ha parlato alla coscienza di quanti non accettano come ineluttabile e immodificabile il mondo e l’organizzazione della società, i modi di essere delle istituzioni civili ma anche di quelle religiose. Le sue parole sono state di stimolo, lievito per credenti e diversamente credenti, su temi etici e sociali. Ha mantenuto il suo impegno fino all’ultimo, quando le forze cominciavano a mancargli. Ai familiari e alla sua comunità va il mio profondo cordoglio”.

Don Mazzi “eretico” fino in fondo, infatti il suo corpo sarà cremato!


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