La Campania è in fondo alla classifica per raccolta e conservazione del cordone ombelicale. Troppi cordoni ombelicali vengono ancora gettati tra i rifiuti: uno spreco di una risorsa preziosa.
Il sangue del cordone ombelicale è ricco di cellule staminali, ad oggi impiegate nel trattamento di oltre ottanta patologie, tra le quali le leucemie, i linfomi e le anemie. Un patrimonio prezioso, dunque, che però in Campania, e a Napoli in particolare, viene ancora sprecato per una larga parte. La denuncia arriva dal quotidiano online Corriere del Mezzogiorno, che riporta come siano ancora in pochi, non solo in Campania ma anche in Italia, a conoscere l’importanza della conservazione del cordone ombelicale. Una scarsa in formazione a cui contribuiscono anche ginecologi, medici e ostetriche, che spesso trascurano di spiegare alle neo mamme l’importanza di una scelta informata in questo campo.
Aspetti un bambino? Stai progettando di averne uno? Informati sulla conservazione del cordone ombelicale! Scarica la guida gratuita sulla conservazione scritta da Sorgente in collaborazione con i ricercatori della Harvard Medical School di Boston. È gratis! Basta cliccare qui.
La Campania, e in particolare la Asl di Napoli, si colloca all’interno di questo panorama come uno dei casi di speco più gravi. Addirittura il Secondo Policlinico non è abilitato alle donazioni poiché non fa parte della convenzione con la locale banca del cordone ombelicale del sistema pubblico. Se la cavano meglio Salerno, più sensibile al tema, e Battipaglia, dove si 900 parti si ha una raccolta di circa 400 campioni di sangue cordonale.
Una possibile soluzione potrebbe essere quella di rivolgersi a una banca del cordone ombelicale privata, che conserverà le cellule staminali del cordone ombelicale ad uso della famiglia in una struttura estera (la legge italiana consente la conservazione privata del cordone ombelicale soltanto al di fuori del territorio nazionale).
Fonte immagine: Dario-Jacopo Laganà – Flickr.com
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake