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Donna Letizia dixit

Da Guchippai
Donna Letizia dixitero molto indecisa su cosa propinarvi a questo giro, visto che avevo l'imbarazzo della scelta, e così ho optato per questi educativi consigli su come si deve comportare una signora. per par condicio, al prossimo giro naturalmente posterò quelli dedicati ai signori. ancora una volta non posso fare a meno di sorridere, se non proprio di ridere, pensando al baratro che separa il mondo descritto da Donna Letizia dal mio (oserei dire dal nostro, intendendo con ciò la maggioranza della popolazione).In casa la vera signora non gira in pianelle, non si presenta a tavola in vestaglia. I bigodini non oltrepassano la camera da letto. Non fa pesare le sue emicranie sugli altri. Se la donna di servizio rompe un piatto non la rimprovera davanti a tutti, nè aspetta che il marito sia rincasato per punire i bambini se hanno combinato qualche guaio. Piuttosto, appena egli suona alla porta d'ingresso, corre a riavviarsi per farglisi incontro sorridente e in ordine. Della bolletta del gas, del rubinetto che non funziona non farà parola, almeno fin dopo il caffè.Quando riceve, la signora non cerca di brillare a scapito del marito. Se lui è timido, lo aiuta a fare bella figura. "Racconta quella buffa storia che ti è successa la settimana scorsa a Torino": simili frasette sono ottimi trampolini di lancio; il marito troverà il coraggio di tuffarsi nella conversazione e, più tardi, gli amici commenteranno concordi quanto siano rare al giorno d'oggi le coppie così bene affiatate.certo che con mogli così, chi ha bisogno delle geisha?? la puntualizzazione finale sui commenti degli amici poi è una vera perla: me li immagino questi due che sono affiatatissimi quando ricevono e poi, appena la casa si svuota, non si rivolgono manco più la parola o, peggio, attaccano a litigare! però per gli amici sono una coppia così ben affiatata... in compenso, ho capito che la mia vicina non è una signora, visto che esce di casa per andare in cantina in pianelle, vestaglia, senza dentiera e con i capelli in uno stato tale che pare ci abbiano raspato dentro i polli (e a quel punto starebbero meglio i bigodini, mi sa...).

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