ECB's Draghi says we are ready to use any instrument including another LTRO to maintain monetary stance
Mon, 15:54 23-09-2013
Et voilà....Draghi, il peggiore "nemico" dei no-euro....,
...ha colpito ancora....
Chi non sapesse cosè 'sto LTRO (per inciso è quello che nel 2012 ha tamponato anche le Banche italiane dal default assicurato...)
vada a cercare nel mio blog il termine "LTRO"
e troverà aggratis decine di articoli illuminanti...
.
...che vi spiegheranno i pro ed i contro di queste massicce iniezioni di steroidi pro-banche e pro-finanza ;-)
Come sempre accade da 4 anni...
questo Blog è una sorta di ENCICLOPEDIA ALTERNATIVA su qualsiasi argomento economico/finanziario di rilievo...
Come vi ho spiegato 1500 volte, la sopravvivenza dell'informazione indipendente dipende principalmente da voi lettori.
Intanto ecco un paio di articoli "correlati"
che meritano una lettura (od anche due...):
Dopo 4500 miliardi di prestiti, le banche europee chiedono nuovi soldi alla BCE
20 settembre 2013
Manca più di un anno alla fine del programma europeo di aiuti alle banche e gli istituti di credito del Vecchio Continente hanno già iniziato a bussare alle porte della Bce per ottenere un nuovo round di finanziamenti.
Segno inequivocabile – scrive in un articolo il Wall Street Journal – che la crisi del sistema finanziario è tutt’altro che risolta.
Da fine 2011, la Banca centrale europea ha iniettato nel sistema bancario europeo circa mille miliardi di euro, nell’ambito del programma di prestiti alle banche europee al tasso agevolato del 1%.
Le prime scadenze di questi prestiti sono previste nei primi mesi del 2015 e un crescente numero di banchieri, investitori e alcuni responsabili politici già mostrano nervosismo.
Per alcune banche, soprattutto nei paesi finanziariamente traballanti come Spagna e Italia, vi sono forti difficoltà in vista della della restituzione dei prestiti. (Wall Street Italia.com)
Dove finiscono gli 85 miliardi di dollari che la Fed mette ogni mese sul mercato?.
(N.d.R. IDEM per il LTRO...)23 settembre 2013 Settimana scorsa la Federal Reserve ha deciso, contro ogni previsione, di proseguire l’iniezione mensile di 85 miliardi di dollari sul mercato, il cosiddetto Quantitative easing.
Da diversi anni, ogni 12 mesi la Federal Reserve versa sul mercato americano circa 1’000 miliardi di dollari.
Di fronte al pessimo stato in cui, da anni, versa l’economia americana, gli economisti, gli analisti e i consiglieri finanziari cercano di capire a cosa serva, concretamente, il QE.
La Federal Reserve crea moneta. Acquista obbligazioni di cui le banche vogliono disfarsi. Le banche prendono i soldi della Fed e acquistano altre obbligazioni, trasferendo i soldi della banca centrale verso il governo federale, che altrimenti dovrebbe cercare fondi altrove e a tassi d’interesse più elevati.
Da quando Ben Bernanke ha annunciato che il programma del Quantitative easing rimane invariato, il prezzo dell’oro è salito di oltre 100 dollari l’oncia, tornando a essere considerato il bene rifugio per eccellenza, quello che resisterà alle inevitabili tempeste che si abbatteranno sulla fragilità della continua stampa di moneta da parte della Federal Reserve.
Gli investitori e le banche centrali previdenti osservano da che parte tira il vento e accumulano oro.
A cosa serve il programma del Quantitative easing, che dura da ben cinque anni e che non ha minimamente migliorato lo stato dell’economia americana?
In realtà permette ai “soliti noti” di manipolare, confondere e confiscare. Il valore della moneta viene manipolato, quel che accade realmente viene taciuto e i miliardi che ogni mese la Fed versa sul mercato finiscono nelle tasche dei soliti privilegiati.
L’economista francese Jacques Rueff (1896-1978) spiegava perché l’inflazione sembra stimolare il mercato del lavoro. E’ perché l’inflazione spoglia i lavoratori del loro salario, abbassando il costo della manodopera, il che rende le nuove assunzioni più facili per i datori di lavoro.
Qualche giorno fa l’economista Marc Faber ha spiegato come il Quantitative easing spoglia oltre il 90% della popolazione per andare a pagare l’élite.
Dove vanno a finire i miliardi del QE della Federal Reserve? Nel prezzo delle azioni. Chi guadagna soldi quando i costi salgono? Wall Street e i suoi facoltosi clienti.
Tutti gli altri perdono. (Fonte : la-chronique-agora.com)
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