Curiosity sol 84 MAHLI self - portrait 9332 x 6728
Courtesy NASA/JPL /Caltech/MSSS" processing 2di7 & titanio44
Novembre è stato un mese difficile per il rover della NASA Curiosity, durante il suo percorso di 8,6 chilometri verso il Monte Sharp.
Il rover e il suo team hanno dovuto fare i conti con un "warm reset" e safe-mode, uno stallo ad una ruota e un problema elettrico.
Lo scorso 17 novembre (sol 456) era stata rilevata una differenza di tensione tra il telaio e il bus di corrente a 32 Volt che distribuisce l’alimentazione a tutto il rover.
L'impianto elettrico di Curiosity è stato progettato per rispondere con una buona flessibilità a tali eventi e il rover è rimasto in una configurazione stabile. Tuttavia, ogni attività scientifica era stata temporaneamente sospesa per precauzione ed per indagare l'anomalia.
Curiosity sol 455 MastCam right - WNW view
"Courtesy NASA/JPL-Caltech" processing 2di7 & titanio44
Ma sabato 23 novembre il team ha pianificato una ripresa delle attività scientifiche: il braccio robotico è stato nuovamente mosso per consegnare altri campioni di roccia marziana prelevati da Cumberland il 19 maggio scorso (sol 279).
La decisione è stata presa dopo un attento lavoro di diagnostica.
La variazione di tensione in sé non ha pregiudicato né la sicurezza né la salute del rover che ha già sperimentato una situazione simile il giorno dell'atterraggio, ad agosto 2012, a causa dei dispositivi di rilascio utilizzati nella fase di sbarco.
"Abbiamo fatto una lista di potenziali cause e poi abbiamo valutato quali escludere, una per una", spiega Rob Zimmerman, ingegnere del Jet Propulsion Laboratory della NASA, Pasadena, in California.
Questo particolare tipo di dispersione era stato associato ad un circuito o componente parzialmente conduttivo.
Ora, il team ha identificato un possibile responsabile nel Multi-Mission Radioisotope Thermoelectric Generator (MMRTG), ossia il generatore di energia del rover, in certo senso, cuore della missione.
Ma in base alle valutazioni, questo tipo di corto non influirà sull'alimentazione e sui sistemi di Curiosity.
Generatori simili a bordo di altre sonde spaziali, come ad esempio la Cassini, hanno affrontato situazioni analoghe, senza alcuna perdita di capacità.
D'altra parte, subito dopo la decisione di riprendere l'attività scientifica, gli ingegneri hanno constatato che la tensione dei sistemi era tornata ai livelli nominali, come quelli precedenti al 17 novembre. Tale comportamento non ha fatto altro che confermare la diagnosi e l'evento potrebbe verificarsi di nuovo.
Piccante (come sempre!) il commento di @SarcasticRover su Twitter:
Cause of my electrical-short was traced back to my radioactive plutonium butt. See? I'm just like you!
— SarcasticRover (@SarcasticRover) 25 Novembre 2013