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Dopo il referendum

Creato il 14 giugno 2011 da Fabio1983
Dopo il referendumNon doveva più essere un voto politico, o almeno così si era detto negli ultimi giorni di campagna referendaria. Eppure a Pier Luigi Bersani è scappato da ridere, maramaldeggiando in quello che è già l'ennesimo processo a Berlusconi. È stato il segretario del Pd, infatti, a suggerire in conferenza stampa lo slogan di giornata: “È stato un referendum sul divorzio: il divorzio tra il paese e il governo”. Il raggiungimento del quorum (era dal 1995 che non accadeva) e il plebiscito per i quattro sì assumono un profondo significato, per quanto le ripercussioni sulla maggioranza non saranno necessariamente immediate. In conferenza stampa Bersani ha inoltre delineato le future mosse del Pd sui temi proposti dai referendari (un programma sulle politiche energetiche che faccia a meno del nucleare e una proposta di gestione dell'acqua che non preveda la privatizzazione forzata bensì altre forme di investimento) facendo il paio con quanto sostenuto poco prima dal “vincitore” Antonio Di Pietro. Il leader dell'Idv ha ringraziato i cittadini per la partecipazione al voto, un voto trasversale che ha coinvolto tanto gli elettori del centrodestra quanto quelli del centrosinistra. Ma Di Pietro, a scanso di equivoci, ha messo pure le cose in chiaro: “Sta a noi, adesso, lavorare per una valida alternativa di governo”.
(continua su T-Mag)

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