Magazine Sport

Dopo il sorteggio (by Marius)

Creato il 09 dicembre 2013 da Simo785

In Sudafrica, ormai quattro anni fa, l’Italia campione del mondo in carica sembrava finita in un girone tutto sommato facile con Slovacchia, Paraguay e Nuova Zelanda. Giusto i paraguayani sembrava che potessero intimorirci, ma solo per la loro rinomata ostilità e la loro capacità di spezzare il gioco altrui. La compagnia si rivelò tutt’altro che simpatica, a giugno scoprimmo che oltre hockey su ghiaccio e rugby le altre due nazioni ci avrebbero regalato incubi anche sul campo di calcio, storicamente a noi più amico. Due punti in tre partite e tutti, vergognosamente, a casa.

Marcello Lippi si pentì di aver fatto carte false pur di tornare a guidare gli azzurri a due anni dal trionfo tedesco. Gli eroi di Berlino ancora in forza alla nostra nazionale tornarono sul pianeta Terra, abbattuti da mediocri professionisti e semi-professionisti del mestiere pallonaro.

A sei mesi dall’inizio del mondiale brasiliano ci troviamo in un vero proprio girone di ferro. O almeno così sembra.

Partiamo dai numeri. Se guardiamo il ranking Fifa il vero girone di ferro è il Gruppo G con Germania, Portogallo, Ghana e Usa. Il nostro girone è certamente di altissimo livello, almeno storico, con ben tre quarti di nobiltà: Italia, Uruguay e Inghilterra sommano oltre un terzo dei titoli assegnati dall’inizio dei tempi, difficile trovare nella storia dei mondiali un girone di pari fascino. Il (o la) Costarica sembra la cenerentola ma Italia ’90 insegna che non va assolutamente sottovalutata.

Gli azzurri hanno la possibilità di usare il gruppo E come trampolino verso un grande torneo, acquisendo forza e convinzione strada facendo. Se la strada verrà fatta sin da subito, altrimenti potrebbe diventare un vero e proprio massacro. Molto, purtroppo, dipende dalla luna del nostro centravanti, riuscirà a giocare più di tre gare senza farsi espellere?

Ma fare peggio del mondiale ultimo scorso è abbastanza difficile, le nuove leve del nostro calcio dovrebbero avere la fame necessaria per spendere ogni goccia di sudore per la nobile causa.

E gli altri? Sembra quasi ovvio che debba vincere il Brasile di casa. Ma si diceva così anche nel 1950, riportano le cronache e gli annali.

Eppure i brasiliani negli ultimi otto anni non sono andati oltre i quarti di finale e potrebbero soffrire la pressione di casa, pesantissima come nella fossa delle Marianne.

La Spagna è l’altra ovvia favorita, sarebbe clamoroso il bis dopo il trionfo del 2010. Le furie rosse passerebbero dalla storia alla leggenda direttamente senza transitare dal via dopo due europei e due mondiali di fila. Ma gli anni passano per tutti, anche per Iniesta e soci.

La Germania sarà la solita affidabile armata? Ai quarti di finale almeno ci arrivano sempre, ora hanno giovani che sono ben maturati negli ultimi anni fino ad arrivare e dominare le competizioni continentali di club, attenzione.

Nel groppone possiamo inserire i soliti sospetti outsider, Portogallo, Inghilterra, Uruguay, Olanda, Francia. Grandissime individualità ma saranno in grado di far crescere e trascinare il gruppo?

Ho lasciato volutamente in fondo la nazionale su cui punterei sul serio un euro per la vittoria finale: l’Argentina. Questo è l’anno per Leo Messi, a ventisei anni Maradona trascinò il suoi al titolo in Messico. Il mago del Barca deve sfruttare nel migliore dei modi questa cartuccia, si sta tenendo proprio per arrivare al meglio all’appuntamento. Il 13 luglio 2014 Messi potrebbe entrare nella leggenda e la porta d’ingresso si chiama Maracanà. E per i brasiliani sarebbe uno smacco infinito.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazine