Immagine presa dal web
Il penultimo sabato di gennaio era il 2016 perfino in Italia.
Ma sette giorni dopo: Medioevo.(O forse un po’ più indietro…)
Io ho un meraviglioso gatto. Mi piacciono da impazzire, i gatti.Ma non mi sognerei mai di organizzare manifestazioni becere e bullesche contro chi preferisce i cani o le tartarughe.Né tantomeno contro ipotesi di leggi civili volte a tutelare sia i gatti che i criceti, agitando davanti al popolino lo spettro di una “minaccia” per i Valori del Gattismo.E non la chiamo neanche tolleranza. La chiamo intelligenza.
Manifestare a favore della famiglia ha un po’ lo stesso senso che manifestare a favore della lavastoviglie.Ne hai una? Buon per te.Ma che bisogno c’è di rompere i c******i?Ma soprattutto: non ne possiedi l’esclusiva, né il copyright, né puoi pretendere che non ne esistano altre marche e altri modelli diversi dal tuo. E neanche si tratta di cancellarne i progetti: esistono GIÀ![che poi è un FAR FINTA di farlo “per la famiglia”, mentre in realtà si strepita contro i diritti di altre persone che non minacciano affatto nessuna “famiglia”!!]
Se tu mi dicessi;“Non si danno bambini in adozione ai gay”.E se io ti dicessi:“Massì! Diamoli a quelle madri etero che li uccidono! Diamoli a quei padri etero ubriaconi, picchiatori e stupratori di bambine! O a quei mentecatti che li faranno crescere nel continuo terrore del castigo divino!”Tu allora, di sicuro, mi risponderesti:“Maddài, bisogna valutare caso per caso, singola persona per singola persona”.E io ti risponderei:“APPUNTO”.
Da nemico dichiarato delle pecorscimmie omofobe, sono convinto che un certo tipo di disonestà intellettuale sia molto peggio degli insulti omofobi diretti. Ho sentito dire che questo Omophobic Day non sarebbe stato altro che (fate attenzione alle parole!) “L’occasione di spiegare le ragioni di chi non vuole rinunciare ai suoi valori”. La frase corretta e sincera sarebbe stata ovviamente: “L’occasione di spiegare le ragioni di chi non vuole rinunciare AD IMPORRE a tutti i suoi [presunti e cosiddetti] valori”.
Direi che come figura di mer** internazionale, in settimana, bastava e avanzava quella delle statue nascoste…
Ma di cosa hanno paura, i talebani omofobi? Di non riuscire più a condizionare i PROPRI figli per farli diventare talebani omofobi come loro? Perché su una cosa devono mettersi il cuore in pace: i figli delle menti aperte, dei sensibili, degli autopensanti, degli spiriti liberi, leggi o non leggi, civiltà o non civiltà, cresceranno comunque intelligenti, sensibili, autopensanti e liberi. Alla facciazza loro.Il mio Amico e Collega Paolo Zardi raccontava di aver provato a domandare ai suoi due bambini maschi (piuttosto svegli, simpatici e precoci) se pensassero fosse giusto riconoscere pari dignità e diritti a tutti i generi di Amore. Loro faticavano a capire il senso e la necessità della domanda: gli pareva così ovvia e scontata una risposta affermativa…Ciò significa speranza per il futuro, persino nella sventurata e arretrata vatikalia-lobotomitaly, ostaggio delle proprie retroguardie e fanalino di coda d’Europa (non solo su questo argomento: vogliamo parlare di terapia del dolore o di testamento biologico?).Quanto a voialtri là sul pulpito, io ringrazio solo di non essere vostro figlio, perché voi siete, molto semplicemente, persone cattive.
E a chi ragiona solo per citazioni bibliche (magari di terza mano, perché non sa leggere) andrebbe ricordato che in uno dei Vangeli, parlando di Gesù e Giovanni, ricorre più volte l’espressione “il discepolo che lui AMAVA”. Sta’ a vedere che i loro “testi sacri” li conosco meglio io che sono agnostico tendente all’ateo…
Ma lo slogan più viscido che ho visto è stato “QUI PER AMORE DEI NOSTRI FIGLI”. Primo, perché per amore dei vostri figli ve ne stavate a casa a giocare con loro, invece di farvi aizzare da porporati e politici bigotti.Secondo, perché la scritta sincera, vera e onesta sarebbe stata semmai “QUI PER IMPEDIRE IL LIBERO AMARSI DI ALTRE PERSONE” (compresi, in futuro, quei vostri stessi figli a cui non doveste riuscire a fare il lavaggio del cervello…)
Osservazione acuta e intelligente del mio collega scrittore Alessandro Turati: i cripto-omofobi ripetono sempre la stucchevole frasetta “ho anche AMICI gay”. Solo al plurale! Perché le loro povere testoline bigotte hanno orrore del malinteso che potrebbe generare il dire “ho anche UN amico gay”…
Parole papestri (e fortuna che questo è uno “bono”): “… persone che vivono in uno stato oggettivo di errore”. E chi mai saranno? Forse i tre volte divorziati che ne hanno già trovata una quarta, in attesa della quinta, e nel frattempo si riproducono a raffica, incuranti di mettere al mondo degli sballottati infelici?
E comunque, la barzelletta dell’anno l’ha detta un arciporporozzo: “La Chiesa non ignora il condizionamento dell’UE sulla politica italiana”.Eh??!! Chi condiziona COSA??!!
Possibile che la vescovaglia non si renda conto che tutta ‘sta prepotenza in Italia (e sempre solo QUI!) non fa che dimostrare la loro IMPOTENZA? Si considerano una forza “universale”, ma riescono a mantenere arretrato e troglodita solo questo povero, sventurato paesucolo.
Eviterò di fare della (pur meritata) ironia sul presunto e molto pompato numero di queste belle persone. Perché il punto è che mi sarei vergognato di essere italiano (anzi, di essere UMANO) anche se fossero state solo sette o otto.
Ho quasi finito. Però alcune verità vanno, giustamente, ribadite:la Terra è piatta, è stata creata QUATTROMILA anni fa con un colpo di bacchetta magica, e il sole è una ca**o di lampada che le gira disciplinatamente attorno.Si è sempre detto così!Ah, e chi mangia crostacei commette un abominio, e secondo il levitico dev’essere messo a morte.Amen.(AMENocché… non accendiamo, magari, i cervelli. Ad averceli, s’intende).
p.s. pare che nel vademecum con le istruzioni per i partecipanti all’Omophobic Day vi fosse l’invito a NON RISPONDERE AI GIORNALISTI. Precauzione comprensibile: meglio evitare che il grettume ignorante e la cattiveria bigotta venissero allo scoperto troppo ingenuamente, dopo una così grande fatica per mascherare il tutto da “spontanea festa delle belle famigliuole sante”…
Ultima ora: leggo che persino i Capi Scout cattolici, educatori dalla mente più aperta, moderna e civile di quanto non credessi, hanno disertato (spiegandolo in una nota ufficiale) l’Omophobic Day. Ma allora, di quali assurde cariatidi, rappresentanti di sé stesse o poco più, continuiamo a essere ostaggi?