Magazine Cultura

Dopo un anno

Da Marcofre

Dopo un anno, durante il quale gli undici racconti sono andati in giro per il Paese, raccogliendo un mucchio di mosche (nemmeno quelle in realtà), li sto rileggendo per l’ennesima volta. Correggo quindi. Ne ho scritto degli altri nei ritagli di tempo, e continuo a scriverne.

In realtà un piccolo editore mi ha contattato, mesi fa; si è presentato con un contratto. Ho rivolto alcune domande, dopo una settimana la risposta è stata che si trattava di domande offensive.

Non importa.

Non so che cosa farò di questi racconti: niente, forse. Potrei pubblicarli attraverso il self-publishing, ma io guardo sempre dal lato “giusto”.

Ho spedito ad alcuni editori (piccoli), che hanno la fama di leggere. Se tacciono qualcosa vorrà dire, vero? Lo so che sbagliano, eccetera eccetera, e sbagliano sempre con noi, giusto?

Parto sempre (o quasi), dall’idea che non sbagliano. Se sono nel campo dell’editoria da anni, di sicuro ne sanno più di noi; di me è certo, ma lasciamo perdere. Allora sono io che sbaglio qualcosa. Non credo sia la lingua, o i dialoghi, ambiti dove posso sbilanciarmi e affermare che almeno lì ci siamo.

Non c’è il motore. La macchina si mette in moto e poi dopo pochi metri esala l’ultimo respiro.

Devo leggere? Già lo faccio.

Assimilare meglio la lezione? Probabile.

Quindi? Può darsi che decida l’auto-pubblicazione, ma considero questa un’eventualità remota. Se “essi” non sono convinti, non lo sono nemmeno io a questo punto. Intanto correggo, riscrivo, taglio piccole parti. Lo asciugo ancora, lo rendo più appuntito.

Per chi? Non lo so.


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog