Vi avevo promesso che ve l’avrei presentato non appena fosse ufficialmente inaugurata la piattaforma di e-commerce, ed eccoci qui: parliamo di un nuovo negozio online consacrato esclusivamente al tè giapponese, chiamato giustappunto “Thés du Japon”.
Prima di andare oltre: la spedizione avviene direttamente dal Giappone, con tutto ciò che di “avventuroso” ne può conseguire; avere a che fare con la dogana italiana, come alcuni di voi sapranno, può rivelarsi un passatempo divertente al pari di una testata data di slancio su uno spigolo appuntito, e acquistare tè (così come qualsiasi altro prodotto) da un paese extraeuropeo comporta in ogni caso il pagamento dell’IVA e degli oneri doganali al momento di ritirare il pacchetto. Chi tra voi non fosse avvezzo a tali pratiche masochistiche può trovare un piccolo – e incasinatissimo – dossier al riguardo, qui.
La nascita di Thés du Japon si deve al francese Florent, residente in Giappone e creatore del blog “Sommelier en thé japonais”, il cui titolo, lungi dall’essere scelto a caso, ci informa circa una qualifica che Florent possiede realmente: è infatti il primo francese ad essersi diplomato Nippon cha insutorakutā (日本 茶 インストラクター), ovverosia istruttore di tè giapponese.
Il suo blog, nato nel 2009, è una sorta di piccola enciclopedia del tè giapponese: una miniera di preziose e puntuali informazioni che spaziano dalla storia del tè in Giappone alle varie tipologie ai luoghi di coltivazione, organizzate tra l’altro in maniera tale da renderne particolarmente comoda la fruizione (nella sidebar del suo blog si trova una sorta di sommario degli argomenti principali).
Una lettura da cui ogni amante di tè giapponesi capace di leggere in francese non dovrebbe prescindere: io lo considero un po’ l’equivalente giapponese del taiwanese “Tea Masters”, in quanto ad attendibilità e competenza, e con questo ho detto tutto circa l’alta considerazione in cui lo tengo.
All’interno del sito ogni tè è presentato mediante una scheda che ci informa circa metodo di lavorazione, provenienza, cultivar e periodo di raccolta, riportando poi foto delle foglie asciutte e aspetto dell’infuso, breve descrizione generale e infine parametri suggeriti per l’infusione (detto tra noi, la grafica non è precisamente il punto forte della faccenda, eh ;-)). Ah poi vi volevo rassicurare circa la presenza di un pulsantino per avere tutto il sito in inglese, volendo.
Dopo circa due anni di scrupoloso blogging, Florent ha deciso di affiancare al suo lavoro principale presso un negozio di tè a Tokyo questa nuova avventura virtuale, con la comprensibile speranza che possa prima o poi trasformarsi nella sua occupazione esclusiva.
Quanto ai criteri adottati nella scelta dei tè da inserire in catalogo, lascio a lui la parola (traduzione da qui):
«Ho voluto dar vita ad una selezione di tè giapponesi di qualità superiore che potesse rappresentare le più celebri regioni produttrici del paese; dal sud al nord, ecco le zone rappresentate: Kagoshima, Fukuoka (Yame), Saga (Ureshino), Kyôto (Uji), Mie (Ise), Shizuoka, e infine Saitama (Sayama). Mi piacerebbe inoltre riuscire, in futuro, a presentare anche tè provenienti da regioni molto meno conosciute, per rendere omaggio ai produttori di talento di tutto il Giappone.
Quindi: tè classici e rappresentativi; ma tengo in egual misura ad offrire la possibilità di conoscere tè “particolari”, rari o atipici. Per questo motivo, oltre ai vari Sencha, Gyokuro, Kabusecha, Matcha e Tamaryokucha, troverete per esempio anche un Kama-iri cha (l’abbiamo assaggiato insieme qui – nota mia), a tutt’oggi un tè di gran rarità, e un tè nero.
Al tempo stesso ho intenzione di rappresentare la varieta dei tè giapponesi mediante la proposta di cultivar diversi e metodi di lavorazione inconsueti. A tale scopo ho soprattutto attinto dalla produzione di due tea masters talentuosi e visionari: Akiyama Katsuhide (per l’incredibile varietà di cultivar rari e sorprendenti di cui si serve) e Hiruma Yoshiaki, con i suoi ormai celebri tè dagli straordinari profumi, ottenuti sottoponendo le foglie ad una leggerissima ossidazione.»
Una dichiarazione d’intenti, quella di Florent, che mi ha fatto vibrare le antenne (ebbene sì, ho le antenne: questo ed altro succede a bere troppo tè verde giapponese ;-)) non appena pubblicata sul suo blog, e che mi ha subito spinta a sperimentare l’effettiva validità di questa sua iniziativa.
Ho ordinato quattro tè tra quelli che mi incuriosivano maggiormente, tre Sencha e un Tamaryokucha equamente distribuiti tra tradizione e sperimentazione, trovandomi benissimo sotto ogni aspetto (comunicazione, spedizione e via dicendo) e restando sinceramente soddisfatta di ognuno di essi: quasi tutti mi hanno conquistata al primo sniff, regalandomi un’esperienza che mi ha entusiasmata e che mi porterà sicuramente ad ordinare nuovamente chez Florent, in futuro. Gusti personali a parte, ritengo che siano tutti tè con cui vale davvero la pena confrontarsi almeno una volta.
Come di consueto, sul sito troverete anche pagine di tipo informativo che vi introdurranno brevemente ad alcuni tra gli aspetti principali, come tipologie di tè, zone di provenienza e suggerimenti di preparazione (particolarmente utili, questi ultimi, per avere una base certa e consolidata da cui partire per fare i dovuti esperimenti ed aggiustamenti secondo i propri gusti)
Trovo che Thés du Japon costituisca davvero una grande opportunità per chi abbia voglia di “ampliare i propri orizzonti”, come si suol dire, misurandosi sia con tè classici di gran classe e reputazione (in tal senso io mi dichiaro pubblicamente dipendente dal Sencha Hon.yama) che con più moderne e fantasiose sperimentazioni (e qui tocca ammettere l’appassionato invaghimento per il Sencha leggermente ossidato – o Bihakkô cha – di Mr. Hiruma), testando foglie sotto vari aspetti inedite rispetto a quelle normalmente proposte ai bevitori occidentali tramite il mercato internazionale.
Senza contare un altro elemento di fondamentale importanza, ovvero lo sprone che realtà del genere rappresentano per la nostra crescita, tèisticamente parlando: un invito a maturare una sempre maggiore consapevolezza circa ciò che beviamo, rendendoci consci di come un semplice “Sencha” buttato lì senza nient’altro intorno significhi ben poco, e di come al contrario siano numerose le informazioni a cui prestare attenzione affinché la nostra esperienza di scoperta e degustazione si faccia sempre più appagante e capace di assecondare i nostri gusti con crescente accuratezza.
Thés du Japon propone anche un assortimento di accessori (a tutt’oggi non ancora inseriti nel sito, ma lo saranno a breve), la cui selezione, diversamente da quanto accade con i tè, è orientata verso «semplici e pratici accessori adatti alla preparazione di ogni giorno, piuttosto che preziosi oggetti d’arte».
Infine, due parole sugli aspetti più pratici: le eventuali comunicazioni con Florent possono avvenire anche in inglese; i pagamenti si effettuano comodamente tramite PayPal; la spedizione può avvenire, a scelta del cliente, tramite Posta “normale” (SAL) o EMS (Express Mail Service): come al solito vi consiglio vivamente quest’ultima opportunità, che costa ovviamente di più (io ho speso sui 18 euro per un ordine di circa 400 grammi di tè) ma che vi garantisce la tracciabilità e un tempo di attesa nettamente inferiore. Infine, Florent è disponibilissimo, ma non essendo questa la sua attività principale chiede ai clienti di non preoccuparsi se una risposta o l’invio dei tè (che vi arriveranno confezionati sottovuoto) dovessero tardare di un giorno o due; e direi che questo è tutto.
E ora dimenticate pure tutto ciò che vi ho detto, tranne possibilmente il link al sito: andate, leggete, scoprite, assaggiate! ;-)
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Appproposito di verdoline perle giapponesi! Vi ricordate quando vi parlai del Temomi, rarissimo tè completamente impastato a mano da esperti tea masters come prima dell’avvento delle macchine? Ecco: sappiate che da pochi giorni non è più necessario perdere dai cinque ai sette anni di vita (personalmente ne ho persi sette e mezzo) per riuscire a reperirne, dato che un Gyokuro Temomi ha fatto la sua comparsa nell’italianissima bottega online di Acilia. Potete ordinarlo direttamente dalla pagina apposita, o, qualora risultasse al momento esaurito, ordinarlo tramite mail ad Acilia stessa, senza pensieri di dogana e compagnia. Tutto ciò è bellissimissimo, converrete. Sul suo blog trovate un post che vi racconta vita morte e miracoli circa Mr. Yamashita, il tea master impastatore, così come una dettagliata descrizione del procedimento necessario alla sua creazione. Mbè?, ancora qui siete? ;-)