Magazine Diario personale

Dove se ne va il tempo – stabilire le priorità

Da Giulia Calli @30anni_Giulia

Lavorare da casa a volte è un inganno. Un inganno mentale, per la precisione. Si cade esattamente nella stessa favola che gli altri immaginano quando sentono che, appunto, lavoro da casa. Chissà quanto tempo avrai a disposizione! - mi sento dire. Che giornate lunghe, quante cose si riescono a fare quando non si deve sottostare a un orario comandato da altri! - ribadiscono. Non vi biasimo, è lo stesso inganno in cui ricado anche io. Mi sveglio con l'idea che la giornata sarà lunghissima, che avrò molto tempo per rispondere a tutti le mail dei clienti, che possibilmente uscirò a fare una passeggiata, che potrò cucinare con calma, addirittura fare un'oretta di yoga [ risate in sottofondo].

Il punto è che quanto sopra non avvengono mai tutte insieme. La lista delle cose da fare si allunga a dismisura, le mail dei clienti sono sempre più di quelle che pensavo, mi ricordo che non ho ancora iniziato quel progetto di traduzione per cui mi sono impegnata, che dovrei scegliere delle foto per un articolo di viaggio, e la finisco ad annegare nelle priorità del giorno lasciando tutto il resto in uno scalino della mia trachea. Sì, quello scalino che sta lì a non farci respirare bene quando le cose da fare si accumulano.

In mezzo a questa lista di to do ci sono poi le persone reali che mi fanno notare che non mi sono alzata un minuto dalla sedia. Male, molto male. Ma per fortuna che ci sono loro a scuotermi. Ed è grazie a queste persone che finalmente chiudo il pc ed esco all'aria aperta. Il pc chiuso è la fine del multitasking.

Dove se ne va il tempo? Quello che perdiamo non si recupera e imparare a stabilire le priorità è un'arte, non una cosa che tutti sono capaci di fare. Io per lo meno lo sto imparando con molta lentezza e a scapito del mio fondoschiena. Dolorante a fine giornata per il troppo star seduta. Male, molto male.

Stabilire le priorità, per esempio, vuole dire anche imparare a dire no a un nuovo lavoro quando mi viene proposto. Memore di quel che mi è successo qualche settimana fa, ho realizzato quanto valore ha il mio tempo: quello lavorativo va pagato, e quando non lo è vuole dire che si tratta di tempo libero, ergo, non equivale a lavoro per gli altri.
Per cui dovrei dire sì a nuovo lavoro solo quando ho un ragionevole lasso di tempo per poterlo incastrare fra gli altri lavori più prioritari.

Dove se ne va il tempo – stabilire le priorità

Qui lo scrivo e qui cerco di non negarlo. Cerco, eh.

✰.·.··.·.✰

Avete dei metodi da suggerire per migliorare la produttività e cercare di essere meno multitasking e più concentrati sulle priorità? Io ne sto provando alcuni di cui mi piacerebbe scrivere più avanti. Intanto, se avete rimedi, fatemi sapere!

Lavorare da casa a volte è un inganno. Un inganno mentale, per la precisione. Si cade esattamente nella stessa favola che gli altri immaginano quando sentono che, appunto, lavoro da casa. Chissà quanto tempo avrai a disposizione! - mi sento dire. Che giornate lunghe, quante cose si riescono a fare quando non si deve sottostare a un orario comandato da altri! - ribadiscono. Non vi biasimo, è lo stesso inganno in cui ricado anche io. Mi sveglio con l'idea che la giornata sarà lunghissima, che avrò molto tempo per rispondere a tutti le mail dei clienti, che possibilmente uscirò a fare una passeggiata, che potrò cucinare con calma, addirittura fare un'oretta di yoga [ risate in sottofondo].

Il punto è che quanto sopra non avvengono mai tutte insieme. La lista delle cose da fare si allunga a dismisura, le mail dei clienti sono sempre più di quelle che pensavo, mi ricordo che non ho ancora iniziato quel progetto di traduzione per cui mi sono impegnata, che dovrei scegliere delle foto per un articolo di viaggio, e la finisco ad annegare nelle priorità del giorno lasciando tutto il resto in uno scalino della mia trachea. Sì, quello scalino che sta lì a non farci respirare bene quando le cose da fare si accumulano.

In mezzo a questa lista di to do ci sono poi le persone reali che mi fanno notare che non mi sono alzata un minuto dalla sedia. Male, molto male. Ma per fortuna che ci sono loro a scuotermi. Ed è grazie a queste persone che finalmente chiudo il pc ed esco all'aria aperta. Il pc chiuso è la fine del multitasking.

Dove se ne va il tempo? Quello che perdiamo non si recupera e imparare a stabilire le priorità è un'arte, non una cosa che tutti sono capaci di fare. Io per lo meno lo sto imparando con molta lentezza e a scapito del mio fondoschiena. Dolorante a fine giornata per il troppo star seduta. Male, molto male.

Stabilire le priorità, per esempio, vuole dire anche imparare a dire no a un nuovo lavoro quando mi viene proposto. Memore di quel che mi è successo qualche settimana fa, ho realizzato quanto valore ha il mio tempo: quello lavorativo va pagato, e quando non lo è vuole dire che si tratta di tempo libero, ergo, non equivale a lavoro per gli altri.
Per cui dovrei dire sì a nuovo lavoro solo quando ho un ragionevole lasso di tempo per poterlo incastrare fra gli altri lavori più prioritari.

Dove se ne va il tempo – stabilire le priorità

Qui lo scrivo e qui cerco di non negarlo. Cerco, eh.

✰.·.··.·.✰

Avete dei metodi da suggerire per migliorare la produttività e cercare di essere meno multitasking e più concentrati sulle priorità? Io ne sto provando alcuni di cui mi piacerebbe scrivere più avanti. Intanto, se avete rimedi, fatemi sapere!

Giulia, il mio metodo per riuscire a fare tutto quello che devo fare e incastrare quello che voglio fare per me sono le liste. Liste con priorita', che includono andare in palestra o passare in erboristeria. Non faccio una lista di cose da fare "per lavoro" e una lista di cose personali, ne faccio una unica in cui devo decidere quale parte del mio lavoro puo' aspettare a domani. Ha funzionato benissimo durante il mio dottorato, quando dovevo gestirmi al 100% da sola, e funziona anche adesso in ufficio, quando il carico di lavoro e' immane (sempre) e devo decidere cosa puo' aspettare a domani se voglio andarmene ad un orario decente. Prova!

È una buona idea! Sono sempre stata amante delle liste, ma più per cose personali. Il problema di questo lavoro è che non posso preventivare quanto lavoro arriverà in un giorno, quindi mi viene proprio difficile chiudere tutto e andare via. Ma senz'altro mettere tutto insieme, lavoro e personale, può essere un'idea per avere un panorama di quante cose ci sono da fare in un giorno e dare una diversa priorità a ognuna Grazie!

Dove se ne va il tempo – stabilire le priorità

Giulia. Trent'anni e qualcosa, dopo una separazione e molti traslochi, ora vivo in una scatola di fiammiferi di fronte al mare di Barcellona (♥). Ogni tanto riempio uno zaino e vado a esplorare il mondo. Se sono ben accompagnata ne sono felice, altrimenti cammino benissimo da sola. Per avere più dettagli clicca qui.

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