Mi sono sempre chiesta se i tanti concorsi che vengono indetti per mettere in luce i nuovi talenti nel campo della moda potessero essere per i partecipanti dei veri trampolini di lancio.Cosi leggendo D, l’inserto del sabato del quotidiano Repubblica che apprezzo molto per le sue informazioni a 360°, ho potuto trovare la risposta che attendevo.
Grazie ad un interessante articolo di Laura Traldi, ho scoperto che i giovani talenti, vincitori delle passate manifestazioni di un concorso come INTERNATIONAL TALENT SUPPORT che si tiene ogni anno a Trieste, hanno potuto grazie alla visibilità a loro pervenuta, inserirsi direttamente nel mondo del lavoro con incarichi e ruoli importantissimi.PETER PILOTTO, uno dei vincitori di una delle prime edizioni di ITS, ha visto i suoi abiti indossati dalla moglie del presidente Obama e da Samantha Cameron. Il marchio britannico propone abiti bellissimi dalle stampe laser e dalle forme scultoree, arricchiti da splendidi drappeggi. MARK FAST dopo aver vinto la 7° edizione ha creato 2 marchi: Mark Fast e Faster by Mark Fast, entrambi brand di molto successo. UNA BURKE e YUIMA NAKAZATO dell’8°edizione sono i preferiti di Lady Gaga. Il francese JULIEN GALLICO (ITS 4°) è diventato art director triennale di Vogue Hommes e di Yohji Yamamoto, nonché visual art director di Balenciaga. NADINE MOELLENKAMP (ITS 5°) dopo aver lavorato da Viktor & Rolf ha fondato un suo marchio. ADRIAN SOMMERAUER (ITS 6°) lavora da Antonio Marras. I vincitori dell’ultima edizioni sono anch’essi tutti sistemati, per dirne alcuni, MICHAEL KEMPE da Diesel, HANNA TER MEULEN da Acquascutum, SI YOUNG KIM da Burberry, NIR GOETA da Martin Margiela. Per questi giovani si respira un’aria galvanizzante perchè il tanto atteso cambio generazionale si sta verificando e loro possono dire di farne parte!
Lolli