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Dove vanno i soldi dell'8 per mille destinati allo Stato

Creato il 05 gennaio 2011 da Samuelesiani

Ecco dove vanno i soldi dell'8 per mille destinati allo Stato
Come primissima cosa, buon anno a chi passa di qui, nella speranza che sia iniziato nei migliore dei modi.
Un po' di giorni fa, nell'incipit di uno dei soliti interessanti post, Fabristol scriveva a proposito di una legge sul fine vita che, nelle speranze delle merde vaticane, riavvicinerebbe PdL e UdC:
A Gesù bambino quest'anno Berlusconi regalerà oltre all'oro (tanto, tantissimo), incenso e mirra pure una legge sul fine vita che piacerà tanto alla Chiesa.
Ecco, io mi sono soffermato invece su quell'oro (tanto, tantissimo).
Ho spulciato le voci nel dettaglio di come lo Stato devolve i denari dei contribuenti che l'hanno scelto. Stiamo parlando specificatamente dei soldi di quelle persone che con la manina hanno  messo la X per l'8 per mille su Stato e non di quella parte che la Chiesa si frega fra chi non mette preferenze.
Bene (o sarebbe meglio dire male): dal documento ufficiale che vi linko qui e che vi invito a verificare con me, si evince che su oltre 144 milioni di euro, ben 65 milioni di euro vanno a vario titolo a beni della Chiesa Cattolica. Il 45%, in un calcolo in cui mi sono tenuto molto per difetto.
Come e dove? Il fine è quello di restauri di Chiese o beni della Chiesa e sono indirizzati direttamente ad Arcidiocesi (oltre 1 milione e mezzo di euro), Parrocchie (28 milioni di euro), Diocesi, Curie, Confraternite, Monasteri, Ordini vari, Basiliche, ma non solo.
Molti soldi sono dati a Comuni, ma per il recupero o il restauro di chiese (è il caso di Rivoli, cittadina alle porte di Torino, che riceve 367 mila euro per la locale chiesa di Santa Croce).
A L'Aquila non avranno le case, ma ancora un paio di 8 per mille allo Stato, e presto avranno le chiese.
Il Ministero dell'Interno - Fondo edifici di culto (come se ancora ce ne fosse bisogno) sgancia 3.5 milioni di euro, ma solo per edifici della chiesa cattolica. Non un euro per il restauro di sinagoghe, chiese evangeliche, moschee, etc.
Se gli Archivi di Stato cittadini ricevono briciole (Asti - 18 mila euro; Rieti - 28 mila euro; L'Aquila - 140 mila euro), esistono evidentemente enti che sono più meritevoli, come la Provincia minoritica di Cristo Re dei frati minori dell'Emilia (260 mila euro), la Provincia romana dei Frati Cappuccini (388 mila euro) o il Pontificio Collegio Germanico Ungherese (367 mila euro). E molti, molti altri, purché targati Vatican city.
Quanto resta, lo Stato lo utilizza per lo più per mettere in sicurezza paesi e cittadine a rischio idrogeologico. Mi pare dunque di intendere che il restauro di beni artistici e architettonici valga solo per quei beni di proprietà della chiesa cattolica perché, potrei sbagliarmi, ma non  mi sembra di aver letto
un solo euro per Pompei, né per i siti di Cividale in Friuli (unici esempi di arte longobarda in Italia).
Un paese ricco di storia e di arte della Magna Grecia, etrusca e romana, longobarda, medioevale (castelli, fortezze, abitazioni sparse in tutto il territorio), di straordinari esempi di architettura civile rinascimentale, barocca per non parlare dei palazzi dei nobili settecenteschi (Torino ne è strapiena!) e l'arte dell'Ottocento e perfino il Novecento con il bruttissimo, ma comunque storico, razionalismo fascista... ecco un paese che è tutto un tripudio di bellezze, senza dimenticare i parchi naturali, dà al FAI, per capire bene le proporzioni e di che merde stiamo parlando,
solo 259 mila euro.
A voi le conclusioni. Io arrivato qui, ho già il sangue marcio.
Se volete, diffondete.


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