"Né io, né Beppe Grillo abbiamo mai definito le liste per le elezioni comunali e regionali. Né io, né Beppe Grillo, abbiamo mai scritto un programma comunale o regionale. Né io, né Beppe Grillo abbiamo mai dato indicazioni per le votazioni consigliari, né infiltrato persone nel MoVimento Cinque Stelle." Gianroberto Casaleggio [fonte]Non essendo all'interno del movimento, e a volte anche essendoci, è difficile giudicare la realtà dei fatti. Specialmente se si considera che l'imparzialità di giudizio e l'obiettività nel valutare sono operazioni piuttosto complesse. La precisazione è necessaria perchè proprio il modo in cui è avvenuta la confidenza, e cioè una discussione privata ritenuta fuori onda e invece registrata, la carica di un valore di verità che potrebbe non avere, per le ragioni anzidette e cioè la difficoltà, a volte, di inquadrare bene la realtà delle cose.
E così, in assenza della verità perfetta e di chi la dice è molto meglio avere più informazione che meno informazione: il che non vuole essere un incentivo ai giornalisti a estorcere confidenze di nascosto ma è un invito a giudicare, a volte, come umani, quelli che ci stanno di fronte e a non lasciarsi influenzare da un'unica voce. Di solito si giudica basandosi sui giudizi a priori, altrimenti detti pre-giudizi e si adattano in maniera elastica questi giudizi sugli eventi rispetto a quelle che sono le nostre convinzioni e il nostro atteggiamento generale. Sono in pochi a sfuggire a questo modo di fare anche perchè il giudizio serenamente imparziale necessita di una gran quantità di informazioni delle quali si sappia se sono vere o false.
La cautela è quindi obbligatoria e, in caso di incertezza, è meglio scegliere quello che fa meno male: una persona può impazzire e farci precipitare, con la sua decisione, in un burrone, ma se a decidere è la maggioranza, la probabilità che siano tutte pazze diminuisce. Per questo ritengo che la democrazia sia leggermente meglio della guida illuminata ma solitaria. Non sempre, però.