Magazine Diario personale

"Dovresti aprire un blog!"

Da Doppiogeffer @DoppioGeffer
"Perchè", starete senz'altro pensando voi, "questo come lo chiami? Panino prosciutto e mozzarella? Gennarino? Almanacco?". 
Lo so che questo è, fino a prova contraria, un blog. E so già d'averlo aperto tipo da.....
ODDIO!!! Ma tra pochi giorni è il compliblog di Doppio Geffer con ghiaccio! Incredibile, son già passati 3 anni!! Dovrò comprare il regalo, i festoni, gli ingredienti per la torta...
<<Solo se userai lo stampo per torte che abbiamo visto in quel mega centro casalinghi cinese.>>
Non lo compro manco morta.
<<Suvvia, una come te, che da una semplice affermazione "oggi ho la banana" ne fa un copione da Bagaglino, si rifiuta di comprare quello stampo per torte?>>
Infatti il mio problema non è lo stampo, quanto il materiale.
Cioè, non so voi ma io che dai cinesi compro tutto non riesco a comprare solo tre cose:
-cosmetici
-intimo
-utensili per cucinare (teglie, stampi ecc ecc).
E' più forte di me; ho sempre il dubbio che quel silicone tanto sicuro non sia, che quel profumo COCCOCACANEL sia più utile come diserbante che come compri puzza d'ascella e che quel perizoma in pizzo mi tagli in due le natiche.
Che se lo facesse davvero, quasi quasi, mi ci ricoprirei dalla testa ai piedi per rimodellare il mio corpo.
Ma tant'è.....
Buongiorno! Vi sono mancata? Lo so che non vi sono mancata ma non mi interessa.
Come va? Pronti per la Pasqua e la Pasquetta? Siete felici del fatto che si preveda pioggia per il fine settimana? Qui son tutti così felici che il cielo già s'è annuvolato. Giusto per non arrivare in ritardo.
Eppure, incuranti dell'eventuale pioggia, io e la mia combriccola stiam organizzando il pranzo fuori porta (balconi esclusi).
Il tutto, ovviamente, dopo una settimana spesa a combattere con il professore per poter fare il fatidico esame , mia madre ammalata, le lastre TLC, i viaggi in treno....
Situazioni, opere o missioni (od omissioni?) senza capo nè coda.
Come il professore che, cinque giorni prima dell'esame, non si ricordava di dovermi esaminare.
Come lo stesso professore che, il giorno dell'esame, aveva la febbre ma m'ha esaminata comunque, con tanto di battibecco sulla veridicità o meno della mia fonte, starnuto da parte mia più soffiata di naso, domanda trabocchetto e relativa promozione.
Come me che, incredula dell'aver superato l'esame pur non essendo nel pieno delle mie forze per il sonno e la schiena spaccata a furia di far da infermiera, ho avuto il barbaro coraggio di dire "posso pensarci su se accettare o meno il voto?", ricevendo milioni di "vaffanculo" dai miei colleghi che, lo stesso esame, l'han fatto due o tre volte prima di superarlo mentre per me era la prima (e non me ne sto vantando, è solo una considerazione).
Sì, insomma, cose strane.
Come le apparizioni dal nulla di Schrodinger, il gatto della facoltà, ogni qualvolta in cui io mangi qualcosa a base di tonno e le relative sparizioni nel caso in cui il menù sia a base di salmone.
O come l'aver perso un anello senza averlo mai tolto.
O come l'aver chiamato "MAMMA" il mio uomo. E poi aver chiamato con il nome del mio cane il suo cellulare (che sia colpa della stanchezza?).
O come perdermi dentro il centro commerciale cinese. Perchè sì, qui abbiamo non 1 ma ben DUE centri commerciali interamente cinesi. Cassieri cinesi, prodotti cinesi, musica di sottofondo cinese, soldi...europei. Ma il passo alla moneta cinese è breve, mi sa.
Finito qui? Oh, no....
Perchè in tutto questo ambaradan, pur avendo al massimo 5 ore di sonno, una testa piena di sintesi e retrosintesi, di appuntamenti e appunti, di "inglese maccheronico" e "organic chemistry", di termometri e antibiotici, di detersivi per i piatti e croccantini per il cane, sono riuscita a mantenere il meglio di me.
Tanto da indire una sorta di gara dedicata alle peggiori battute chimiche.
Perchè si sa, noi scienziati siam talmente spiritosi che se ci avvicini una fiamma prendiamo fuoco. (battuta n° 1).
Indi per cui poscia, come non è normale che sia, abbiam speso il tempo d'attesa per le TLC parlando. Parlando, ridendo e scherzando.
Fino a quando....
Collega1:<<Mamma mia,questa miscela eluente mi fa venire il mal di testa!>>
Io:<<Anche a me!>>
Collega 2:<<Ehh, infondo si sa; a voi donne il CICLO-esano fa sempre un brutto effetto!>>
Collega 1:<<IDIOTA!>>
Io:<<Oh, invece a me è venuto un dubbio.>>
Collega1:<<Quale?>>
Io:<<Ma se un acido si fa tanti complessi, è un ACIDO paranOICO?>>
Collega2:<<aHAHahHAh oddio, questa è bella! Dovresti aprirti un blog!>>
Io. Un blog.
Io:<<Già, e magari dargli un nome assurdo.>>
Collega2:<<Ma sì, qualcosa di divertente! Magari che ti rappresenti!>>
Già. Che mi rappresenti.
Qualcosa che rappresenti la mia gastrite perenne, magari. Qualcosa che sottolinei la mia proverbiale idiozia.
Qualcosa che faccia capire ai posteri che non posseggo alcun freno inibitore; nè in facoltà, nè durante gli esami, nè sui mezzi pubblici nè tanto meno in luoghi affollati.
Affollati come quel mega centro casalinghi cinesi, dove son stata due ore a rimirar lo stampo per torte a forma di pene, con annessa dicitura "incavi interni per le venature-massima realtà".
Dovrei aprire un blog.
Qualcosa in cui racchiudere il meglio di me. Qualcosa che, infondo, sia solo una parte di me.
<<Sì, tutte belle parole, bla bla. Ma alla fine, il voto di quell'esame, l'hai accettato?>>
Secondo te? Ovvio che sì! Devo darmi una mossa che la laurea si avvicina!
<<Bene, allora sappi che per la tua laurea so già che torta farti.>>
Che idea del cazz.......
<<Ma realistico!>>
Dovrei aprire un blog. E chissà che un giorno non lo faccia davvero. Intanto, però, continuerò a parlare e ridere di me.

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