I libri sono come i veri amici.Anche se per un periodo di tempo non ti ci senti, il vero amico è sempre lì pronto a darti una mano.Ed un buon libro ha la stessa importanza.Lo puoi riporre in uno scaffale, forse ogni tanto lo spolveri, ma lo ritrovi ogni volta che ne hai bisogno.A me capita spesso di rileggere un testo che avevo letto in un passato più o meno lontano e fa sempre uno strano effetto ritornarci sopra, perché puoi cambiare l'interpretazione a seconda di cosa stia succedendo nella vita o perché scopri delle nuove sensazioni, fai delle nuove riflessioni.E così è stato con questo libro, scritto da Jon Kabat-Zinn, professore di medicina e fondatore della clinica per la riduzione dello stress dell'Università del Massachusetts, che per l'appunto s'intitola "Dovunque tu vada ci sei già"Il titolo è già di per sé fantastico e ti scuote dentro, facendoti fermare a riflettere.Ti arriva come un segnale forte che ti fa capire che qualcosa non sta andando come dovrebbe andare.Ricopio testualmente dalla quarta di copertina dell'Edizione Tea: "quando siamo presi dal vortice degli impegni, quando abbiamo la sensazione di non essere padroni di noi stessi e non riusciamo più a goderci le cose belle della vita, allora è il momento di fermarsi per un istante e riconquistare quell'unico momento della nostra esistenza di cui disponiamo per vivere, crescere, sentire, amare, gioire. Un libro che è una guida illuminante ed illustra un percorso semplice per imparare a coltivare questa consapevolezza attraverso la meditazione. Un libro adatto a chi si avvicina alla meditazione per la prima volta, ai praticanti di lunga data, a chiunque desideri ritrovare una dimensione di autenticità nell'esistenza quotidiana"Come già avevo raccontato in un mio precedente articolo, ho avuto modo di scoprire la meditazione quasi per caso, ma le cose non accadono mai per caso nella vita, accadono perché debbono accadere, dipende poi da che interpretazione ne facciamo noi.Ero in vacanza in Madagascar e precisamente a Nosy Be, quindi in uno di quei contesti naturalistici che sogni ogni giorno, per evadere dal famoso stress della nostra vita.Io, oltretutto mi ritrovavo in quel posto, per motivi legati al mio lavoro e sempre per le coincidenze della vita questo viaggio iniziò il giorno dopo il mio cinquantesimo compleanno e quindi era un ulteriore regalo che si andava ad aggiungere a quelli che avevo già ricevuto dagli amici, dalle amiche, dai parenti.Durante il soggiorno vi era la possibilità di accostarsi alle pratiche di meditazione e di yoga, condotte nel tardo pomeriggio da due maestri spirituali, presenti sul posto, come plus della vacanza.E' inutile dire che tra tanti villeggianti, fummo in pochi ad aderire a questa iniziativa, perché la tentazione di rimanere in spiaggia e che spiaggia, era sicuramente un grosso freno.Ma come ho detto prima le cose accadono perché debbono accadere e spesso ci si presentano delle opportunità che poi ti rendi conto che possono andare ad influire sul corso stesso della vita, e quante opportunità abbiamo perso per pigrizia, per paura, per il non volersi esporre?
I libri sono come i veri amici.Anche se per un periodo di tempo non ti ci senti, il vero amico è sempre lì pronto a darti una mano.Ed un buon libro ha la stessa importanza.Lo puoi riporre in uno scaffale, forse ogni tanto lo spolveri, ma lo ritrovi ogni volta che ne hai bisogno.A me capita spesso di rileggere un testo che avevo letto in un passato più o meno lontano e fa sempre uno strano effetto ritornarci sopra, perché puoi cambiare l'interpretazione a seconda di cosa stia succedendo nella vita o perché scopri delle nuove sensazioni, fai delle nuove riflessioni.E così è stato con questo libro, scritto da Jon Kabat-Zinn, professore di medicina e fondatore della clinica per la riduzione dello stress dell'Università del Massachusetts, che per l'appunto s'intitola "Dovunque tu vada ci sei già"Il titolo è già di per sé fantastico e ti scuote dentro, facendoti fermare a riflettere.Ti arriva come un segnale forte che ti fa capire che qualcosa non sta andando come dovrebbe andare.Ricopio testualmente dalla quarta di copertina dell'Edizione Tea: "quando siamo presi dal vortice degli impegni, quando abbiamo la sensazione di non essere padroni di noi stessi e non riusciamo più a goderci le cose belle della vita, allora è il momento di fermarsi per un istante e riconquistare quell'unico momento della nostra esistenza di cui disponiamo per vivere, crescere, sentire, amare, gioire. Un libro che è una guida illuminante ed illustra un percorso semplice per imparare a coltivare questa consapevolezza attraverso la meditazione. Un libro adatto a chi si avvicina alla meditazione per la prima volta, ai praticanti di lunga data, a chiunque desideri ritrovare una dimensione di autenticità nell'esistenza quotidiana"Come già avevo raccontato in un mio precedente articolo, ho avuto modo di scoprire la meditazione quasi per caso, ma le cose non accadono mai per caso nella vita, accadono perché debbono accadere, dipende poi da che interpretazione ne facciamo noi.Ero in vacanza in Madagascar e precisamente a Nosy Be, quindi in uno di quei contesti naturalistici che sogni ogni giorno, per evadere dal famoso stress della nostra vita.Io, oltretutto mi ritrovavo in quel posto, per motivi legati al mio lavoro e sempre per le coincidenze della vita questo viaggio iniziò il giorno dopo il mio cinquantesimo compleanno e quindi era un ulteriore regalo che si andava ad aggiungere a quelli che avevo già ricevuto dagli amici, dalle amiche, dai parenti.Durante il soggiorno vi era la possibilità di accostarsi alle pratiche di meditazione e di yoga, condotte nel tardo pomeriggio da due maestri spirituali, presenti sul posto, come plus della vacanza.E' inutile dire che tra tanti villeggianti, fummo in pochi ad aderire a questa iniziativa, perché la tentazione di rimanere in spiaggia e che spiaggia, era sicuramente un grosso freno.Ma come ho detto prima le cose accadono perché debbono accadere e spesso ci si presentano delle opportunità che poi ti rendi conto che possono andare ad influire sul corso stesso della vita, e quante opportunità abbiamo perso per pigrizia, per paura, per il non volersi esporre?
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