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Downhill: Prali, Campionati Italiani, Lorenzo Suding si conferma il migliore.

Creato il 22 luglio 2013 da Sportduepuntozero

Downhill Prali - Foto Marco PortinaroE’ l’Adrenalina. Questo è il motore del DH, il Downhill, uno sport che, tra ieri e sabato 20 luglio, ha portato centinaia di persone a Prali, paese vicino a Pinerolo, in provincia di Torino, per il Quinto Torneo “13 Laghi”, il Campionato Italiano F.C.I. Downhill, edizione 2013. Il DH è una disciplina della mountain bike che si svolge interamente in discesa su tracciati di differente grado di difficoltà e lunghezza. In questo sport gli atleti devono indossare protezioni e caschi integrali viste le elevate velocità che in fase di competizione possono superare gli 80 km/h. 58 team coinvolti, atleti da tutta Italia, Sardegna compresa, si sono cimentati con la pista “Oro Bianco”, un percorso molto tecnico, dalla difficoltà nera. 4 minuti, il tempo previsto per fare 3,5 km, con un dislivello di 550 metri. Partenza a 2050 m. In seggiovia per fare un tragitto poco più lungo servono 18 minuti. Non a caso, “DownHill” significa, letteralmente, “giù dalla collina”.

Downhill Prali - Foto Marco Portinaro
La manifestazione è stata organizzata dalla Nuova 13 Laghi S.r.l., in collaborazione con il Bike Cub Prali “I Corvi”. Una gara per tutti. Uomini, donne e giovanissimi. La sola regola è amare questo sport, a cui molti si sono avvicinati “per eredità” familiare. Immancabile anche quest’anno, come negli undici anni precedenti, la voce di Ugo De Cresi, speaker storico, che ha intrattenuto il pubblico per tutte le giornate di campionato. Vincitore confermato ancora una volta, il ventisettenne Lorenzo Suding, atleta italo-tedesco, che dopo una vita itinerante tra Africa, Equador, Svizzera e Cina, si è stabilito definitivamente in Valle d’Aosta, a Pila, dove ora vive e si allena da anni.Un talento per il DH scoperto all’età di 11 anni, a Cumbaya, in Equador, con gare di BMX, XC, insieme al padre. Durante le giornate di gare infatti era proprio l’atmosfera familiare a colpire. Mogli, mamme, fidanzate venute a sostenere i loro campioni.

“Provare nervosismo, sentirsi minacciati, vulnerabili, vivi e impegnati come quando si entra in contatto con qualcuno da cui si è veramente attratto? Penso sia meraviglioso. Di solito è questa la parte migliore. Infatti, nel Downhill si parte quasi sempre da qui” - Alex Karpovsky


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