oggi vi parleremo di una nuova serie televisiva vampiresca che debutterà questo autunno. Non è una serie qualsiasi, poiché riaccenderà i riflettori sul vampiro per antonomasia: il conte Dracula.
Il mito del vampiro è
ormai da tempo tornato in auge. A partire dalla saga di Twilight,
gli assetati succhiasangue sono nuovamente
i protagonisti indiscussi delle industrie culturali di questi ultimi
anni, specialmente per quanto riguarda i prodotti seriali. Molte,
infatti, sono state le serie televisive incentratesi sulla
figura di questa creatura delle tenebre.
E questo ancor prima che Twilight contribuisse a riportarne in
voga il mito. Basti pensare a Dark Shadows, soap opera statunitense trasmessa dal 1966 al
1971, che può essere considerata non
solo il capostipite delle serie vampiresche, ma di tutto il genere
seriale paranormale poiché all'interno del racconto si
trovano ben mescolati viaggi nel tempo, universi paralleli,
vampiri, zombie, licantropi e streghe. È negli anni Novanta, però,
che genere paranormale e succhiasangue vengono rivitalizzati dal
capolavoro Buffy L'ammazzavampiri e dal suo spin-off Angel favorendo, negli anni Duemila, una carrellata di show dedicati al
tema: Blade, Moonlight, Sanctuary, Damons, Being Human, Lost Girl
e le più popolari True Blood e The Vampire Diaries sono solo alcuni di essi.
Nell'ampia
gamma di scelta, notiamo che sono lontani i tempi in cui il vampiro
poteva uscire solo di notte, incuteva timore e soprattutto non era
così particolarmente propenso a redimersi per la sua condizione.
Anzi possiamo certamente parlare di evoluzione della specie. Alcune
di queste creature possono tranquillamente vivere alla luce del sole
grazie all'ausilio di uno speciale anello forgiato con la magia (The
Vampire Diaries), altre decidono di non nutrirsi di sangue umano
ma bere solo sangue sintetizzato per potersi integrare nella società
(True Blood). Tra tutti questi esseri
affascinanti e dal carisma irresistibile, sta per fare il suo
ingresso il vampiro per eccellenza: il temuto conte Dracula.
Il nuovo show, creato da Cole Haddon, porta sul piccolo
schermo il leggendario Vlad III, traendo spunto dal romanzo di
Bram Stoker. La nuova serie tv, il cui debutto è
previsto per il prossimo 25 ottobre, è ambientata nel XIX secolo e
narrerà le vicende di Dracula nella Londra vittoriana. Il suo
obiettivo è uno solo: vendicarsi di coloro che secoli prima gli
hanno portato via tutto ciò a cui teneva di più. Per nascondere i
suoi intenti il conte è costretto, perciò, a
condurre una doppia vita, fingendosi un ricco uomo d'affari americano
per celare la sua oscura natura.
Anche Dracula, come i
suoi simili televisivi contemporanei, dovrà fare i conti con i suoi
sentimenti amorosi poiché si innamorerà di Mina Murray, che
crede essere la reincarnazione della defunta moglie. In fatto di
fascino, il conte non avrà nulla da invidiare a Angel, Damon
Salvatore (The Vampire Diaries), Barnaba Collins
(Dark Shadows), poiché avrà il volto di Jonathan Rhys
Meyers, interprete di Enrico VIII nei Tudors.
Nei panni di Mina, protagonista femminile, troveremo Jessica De
Gouw, conosciuta per la sua partecipazione ad alcuni episodi di
Arrow. E sempre all'interno dello show riscopriremo il
personaggio di Van Helsing, antagonista del conte di
stokeriana memoria, interpretato da Thomas Kretschmann, che,
ironia della sorte, ricoprì il ruolo del vampiro in Dracula
3D di Dario Argento. Ci domandiamo se Dracula
riuscirà a imporsi nel panorama seriale e a conquistare una
moltitudine di seguaci come hanno fatto The Vampire Diaries e
True Blood, i quali da tempo godono di un ampio fandom
consolidato. Al momento sembra che questo show punti su quello che
Adorno, in Minima Moralia, chiama “il nuovo e sempre
uguale”, vale a dire contenuti ogni volta differenti per indurre il
desiderio della visione, ma riconducibili a schemi stabili con storie
ricorrenti, per facilitare l'immersione del pubblico nelle vicende e
per favorire lo sviluppo delle abitudini. Riuscirà Dracula a
smentire queste impressioni portando qualcosa di innovativo in ambito
vampiresco? Al pubblico, l'ardua sentenza.





