Kristaps Porzingis, Baloncesto Sevilla – © 2015 twitter.com/LigaEndesa
Come ogni anno in cui ci si avvicina al giorno del Draft NBA, quest’anno il 25 giugno, si va a vedere quali sono i prospetti internazionali che possono essere chiamati molto in alto e magari fare subito il salto aldilà dell’oceano. Non è il caso di Yao Ming e Andrea Bargnani, chiamati addirittura alla 1, ma comunque di talenti cristallini e molto considerati dagli scout. Lo scorso anno il più “alto” fu l’australiano Dante Exum, alla 5, seguito da Dario Saric alla 12 e Jusuf Nurkic alla 16: quest’anno i nomi caldi sono quelli del lettone Kristaps Porzingis e del croato Mario Hezonja, entrambi considerati da top ten. Da secondo giro il turco Cedi Osman, il senegalese Moussa Diagne e il francese Mam Jaiteh.
NBA Mock Draft 2015 – Top 30 Prospects by Basketcaffe.com
KRISTAPS PORZINGIS
Il lettone, ala classe 1995 da 216 cm per 100 kg, è nei radar NBA già da qualche anno e sarebbe stato un prospetto da lotteria già lo scorso anno. Il giocatore di Siviglia, in Spagna dal 2010, quest’anno è stato selezionato nel miglior quintetto dei giovani della Liga ACB ed è stato nominato ‘Rising Star’ di Eurocup dove ha viaggiato a quasi 12 punti, 4 rimbalzi e oltre una stoppata di media in 21 minuti col 46% da tre. In Liga viaggia a quasi 11 punti e 5 rimbalzi a sera in circa 22 minuti. Porzingis è un’ala moderna, con tiro da fuori, grande atletismo, coordinazione, braccia lunghissime, buon ball handling e notevole capacità di battere il suo uomo dal palleggio: deve rafforzare la parte alta del corpo, mettere muscoli e costruirsi un gioco vicino a canestro, soprattutto in post visto che finora tende ad accontentarsi del tiro da tre o dalla media se non può esplodere al ferro.
Secondo i rumors difficilmente verrà scelto oltre la 7, potrebbe andare a ridosso dei primi, alla 5 per gli Orlando Magic ad esempio o alla 6 per i Sacramento Kings dove potrebbe comporre una front line interessante e varia con DeMarcus Cousins. Come riferito da Scott Howard-Cooper, alcuni GM lo vedrebbero addirittura come potenziale numero 2, inferiore soltanto a Karl-Anthony Towns ma meglio di Jahlil Okafor e gli altri. Porzingis assomiglia per il fisico ad Andrei Kirilenko, alcuni addetti ai lavori negli USA temono sia un nuovo Bargnani.
MARIO HEZONJA
Il croato del Barcellona, nato nel 1995 a Dubrovnik, è considerata la miglior guardia del Draft e uno dei migliori esterni provenienti dall’Europa dai tempi forse di Manu Ginobili. Svelatosi all’Adidas Eurocamp di Treviso nel 2011 quando da 16enne brillò con la sua nazionale contro gente di 2-3 anni più grande, il ragazzo si trasferì a Barcellona nel 2012 dopo diverse controversie che hanno coinvolto anche i genitori e gli agenti. Hezonja ha un fisico compatto – 202 cm per 97 kg – ed esplosivo, è un ottimo atleta, gran schiacciatore e dotato di notevole primo passo: spicca la sua grande personalità e il carattere che a volte sfociano in arroganza. Al Barcellona non ha trovato grande continuità nonostante lampi eccezionali – presenza fissa negli highlights e nelle top giocate, più una gara da 8 su 8 da tre che gli hanno permesso di eguagliare mostri del calibro di Oscar Schmdit, Sasha Djordjevic e Igor Rakocevic – e più volte ha rifiutato di andare in prestito pur di restare in blaugrana.
In Liga ha viaggiato a quasi 5 punti in 15 minuti di media mentre in Eurolega è andato meglio con quasi 8 punti in 16 minuti col 38% da tre. Hezonja è comunque una guardia completa, dal grande talento, la capacità di creare dal palleggio, ha ottimo tiro da fuori, soprattutto in catch and shoot, e forza per andare a chiudere al ferro. Deve migliorare nelle letture, sia in attacco, sia in difesa, trovare maggior continuità e crearsi un gioco intermedio. E’ un esterno completo, alla DeMar DeRozan, mentre rispetto al già citato Ginobili non sembra ancora avere quell’istinto e quella capacità di leggere le situazioni. Anche lui viene dato entro i primi 10: potrebbe fare molto comodo sia ai Nuggets alla 7, ai Pistons alla 8 e agli Hornets alla 9 dove in guardia hanno qualche lacuna.
GLI ALTRI
Difficile vengano buoni per il primo giro ma nel secondo potrebbero trovare estimatori, anche senza fare subito il salto in NBA. Il più conosciuto è Cedi Osman, ala piccola turca dell’Anadolu Efes Istanbul, pure lui del 1995, che ha viaggiato a quasi 7 punti e 4 rimbalzi di media in Eurolega. E’ un esterno completo e versatile, alla Nicolas Batum. Poi c’è il lungo senegalese Moussa Diagne del Fuenlabrada, ragazzo del 1994 arrivato in Spagna nel 2010: fisico scolpito nell’ebano da 211 cm per 103 kg, ha grande atletismo, verticalità e mobilità. Considerato una sorta di Biyombo, nell’ultima stagione ha viaggiato a 4 punti, 4 rimbalzi e quasi una stoppata in 14 minuti di media in Liga. Il nome di Mam Jaiteh circola da diversi anni, è un lungo classe 1994 di quasi 210 cm che all’ultimo Draft Combine di Chicago ha mostrato un’apertura alare sensazionale, circa 220 cm: viene paragonato al connazionale Seraphin, è un grande rimbalzista e quest’anno con Nanterre, con cui ha vinto l’EuroChallenge, ha chiuso a quasi 12 punti e 6 rimbalzi in Pro A.