The Lost Crown si appresta a riversare su Drangleic affascinanti storie di corone e regnanti decaduti
Nel corso di questi ultimi anni From Software - suo malgrado - è stata costretta a cambiare. È mutato lo scenario di publishing, l'accettazione media di contenuti scaricabili, la volontà di aumentare l'appetibilità dei propri prodotti favorendone il completamento. Guardando indietro, quell' Artoryas of the Abyss è chiaramente stato solo un apripista per sondare il terreno. Per questo fanno sorridere le parole che il producer Takeshi "Tak" Miyazoe condivise qualche mese fa con il mondo: il produttore giapponese disse chiaramente che Dark Souls II conteneva tutto ciò che il team aveva in mente per il titolo, senza alcun contenuto aggiuntivo programmato.
Il palco ha cambiato atto e le sue recenti dichiarazioni - secondo cui i DLC appartenenti alla "Lost Crown Trilogy" sembrano essere stato pensati e sviluppati dopo l'uscita di Dark Souls II - sono solo un fragile recipiente che non riesce a contenere la verità. Poco male, in fondo chi è l'appassionato della saga che si dispera per nuove aree, boss e tanta ambientazione in più? In arrivo a partire da Luglio a cadenza quasi mensile si alterna una trilogia di contenuti scaricabili che per circa 10€ cadauno (o 25€ in bundle) promette di espandere Drangleic e mostrare i retroscena dei signori dell'ambientazione, la loro storia e le conseguenze delle loro azioni. Tanta carne al fuoco che farà come sempre di criptica narrativa e tortuoso avanzamento gli ingredienti focali per restituire agli avventurieri le emozioni tipiche della saga, le stesse sensazioni che hanno creato una base d'utenza affamata di nuovo materiale.A spasso tra i piani
Ogni episodio dei Souls ha un suo fascino unico anche grazie alla profondità del lore ed i contenuti in procinto di rilascio non appaiono meno carismatici, anzi. L'ispirazione che trasuda dal trailer e dal brevissimo giocato mostrato all'E3 losangelino di recente svolgimento alimentano i sogni dei fan di un level design che guarda con ammirazione al primo Dark Souls, specialmente in relazione all'apertura degli ambienti ed al grado di esplorazione proposto. From Software sembra essere tornata ad una maggiore verticalità delle aree, citando vecchie sezioni di design - in particolar modo da Demon's Souls - in cui i piani si intrecciano per creare una rete di sotterranei e pericolosi cunicoli in cui perdersi e morire a ripetizione.
Ogni contenuto scaricabile si ricollega ad uno specifico signore di Drangleic ed al potere della sua corona: "The Crown of the Sunken King" narra le vicende di Vendrick, regnante decaduto grazie al tradimento della moglie, e per questo destinato a vagare in solitudine nell'ombra della vecchia gloria. Vista la ricchezza di veleno e ambientazioni cupe, le ipotesi di inserimento nella geografia avvicinano le aree di questo imminente primo DLC agli ambienti della Gola Nera per via della presenza delle statue velenose che gli appassionati conosceranno sin troppo bene. Altre ipotesi lo collegano addirittura all'Abisso di Oolacile, sezione geografica della giovane Lordran in cui gravitavano le vicende di Dusk, Artoryas e Manus, signore dell'Abisso. Calcolando i collegamenti di Nashandra con Manus, non è sbagliato pensare che con "The Crown of the Sunken King" From Software avvicini i piani dimensionali di Drangleic e Lordran. È affascinante pensare di ambientare il primo contenuto in una sezione che collega idealmente i due episodi di Dark Souls: chissà che da qualche parte non ci sia spazio per qualche cammeo?PVP-oriented?
Ad ogni contenuto scaricabile il suo tema predominante. Con questa linea guida From spingerà la comunicazione del proprio pacchetto di DLC, premendo proprio sull'aspetto peculiare di ognuno. Nel DLC di Luglio i direttori Shibuya e Tanimura hanno scelto di ispirarsi alle culture sud-americane ma non solo: pescando dall'architettura maya, inca e egizia, From Software propone templi sotterranei, santuari e piramidi in cui combattere, con un particolare focus posto sull'avanzamento basato su enigmi ambientali. Non una novità completa per la saga, ma certamente apprezzabile è lo sforzo di caratterizzare pesantemente il DLC con un approccio più ragionato e meno alla cieca.
Calcolando l'importanza del PVP, ogni oggetto inserito nel DLC deve essere soppesato ma soprattutto accessibile anche a chi non possiede il contenuto scaricabile, così da non provocare sbilanciamenti nella quest principale. Per tale motivi, il global producer Yoshimura promette anche ai non possedenti la possibilità di conquistarsi gli oggetti del DLC, proprio tramite PVP. Una soluzione che bilancia i nuovi pezzi di equipaggiamento e consumabili inseriti nel pacchetto, dando in qualche modo il sentore di globalità ad un contenuto altrimenti limitato al mero acquisto. Ma non finisce qui: sempre secondo Yoshimura, la conclusione del DLC - un po' come il concetto del New Game Plus - sbloccherà un secondo percorso più difficile in cui poter evocare giocatori che non posseggono il DLC. La quest principale di ogni contenuto durerà in media 3 ore, senza contare la parte sbloccabile post-completamento ed eventuali boss secondari, portando quindi la trilogia ad essere circa 1.5 volte Artoryas of the Abyss, per un totale di almeno 6-7 nuove aree da esplorare. I presupposti per garantire una dozzina di ore di fresca esplorazione ci stanno tutti, resterà come sempre da valutare in che modo qualità, quantità e novità equilibreranno il peso economico della bilancia.