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Dream Theater – Another Day (1992)

Creato il 27 maggio 2011 da The Book Of Saturday
Dream Theater – Another Day (1992)

Alcune settimane fa, un video che avevo pubblicato sui Dream Theater riscosse pareri discordanti, alcuni la vedono come il sottoscritto, nel constatare certe cadute, soprattutto nello stile e nel sentimento, di questa band. Altri hanno notato una certa crudeltà verso un gruppo che comunque a me, come ad altri, ci ha formato. E forse, in parte, hanno anche ragione, e forse il discorso sull’assenza di Labrie a buon ragione non ha convinto, ma andrebbe spiegato in più di due righe.

Ora faccio però un ragionamento inverso e – ma non a discolpa del primo intervento, che continuo ancora a ritenere validissimo nelle affermazioni proposte – vi mostro quando i Dream Theater mi piacciono e per questo continueranno a piacermi.

Dato per scontato che l’album Images and Words sia uno dei meglio riusciti a Petrucci e soci, il brano Another Day, a mio avviso (ma non è il solo di questo album, anzi, forse è l’intero album a farmi emozionare), espleta le funzioni che mi ero proposto di evidenziare: piacere nel suonare, un sentimento che stavolta c’è, è lì, pronto ad essere intavolato e offerto all’ascoltatore. Che siate fan o meno, non importa, a me i Dream Theater piacciono così, quando la tecnica si associa alla melodia, tecnica che non guasta soltanto quando c’è un vero messaggio da veicolare.



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