Non ho mai fatto uso di droghe in vita mia. Nè tanto meno additato chi lo faceva. Ho sempre saputo, però, citando Jim Morrison, che comprare droga è come comprare un biglietto per un mondo fantastico, ma il prezzo di questo biglietto è la vita. E io alla mia vita ci tengo. Mi ha fatto tanto riflettere il video “Nuggets” del regista tedesco Andreas Hykade:
Protagonista del cortometraggio è un uccello che, ingerita una sostanza gialla, non riesce più a volare. Vedendolo, mi viene solo da dire “Mi spiace”. Null’altro. Cerco in internet qualcosa che possa dar voce a ciò che penso e lo trovo in una cosa scritta da Charles Bukowski in “Storie di ordinaria follia” del 1972: Tutti abbiamo udito la donnetta che dice: “Oh, è terribile quel che fanno questi giovani a se stessi, secondo me la droga è una cosa tremenda.” Poi tu la guardi, la donna che parla in questo modo: è senza occhi, senza denti, senza cervello, senz’anima, senza culo, né bocca, né calore umano, né spirito, niente, solo un bastone, e ti chiedi come avran fatto a ridurla in quello stato i tè con i pasticcini e la chiesa.
Ognuno sceglie la propria droga.