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Dublino: quando sono le persone a rendere bella una città

Creato il 18 novembre 2014 da Juliaranel @ila_Aranel

Dublino: quando sono le persone a rendere bella una città
Del mio viaggio in Irlanda vi ho già parlato qui , spiegandovi anche perchè per me sia stato un viaggio tanto speciale.
Sono partita per Dublino dubbiosa, scettica, senza tante aspettative. Sono tornata dopo 5 giorni con il cuore pieno di ricordi stupendi e tanta nostalgia.
Insomma....per me Dublino è stata una dolcissima scoperta, del tutto inaspettata. Me ne sono innamorata al punto che l'ho consigliata anche a mio fratello, che aveva bisogno di passare un po' di tempo in un Paese anglofono per migliorare la lingua. Così adesso è li e ci resterà per un po'.
Ho amato tutto di quella città, dai ponti sul Liffey, alla musica dei pub a Temple Bar; dalla birra, ai suoi parchi enormi e all'odore di stufato che aleggiava per le strade all'ora di cena.
Ma la cosa che ricordo con più piacere sono gli irlandesi, così solari nonostante il sole non lo vedano quasi mai splendere. Ricordo la loro voglia di chiacchierare in ogni situazione: il tassista che ci ha raccontato della sua vita mentre attraversavamo la città sul suo taxi; la guida turistica che, dopo aver finito le sue spiegazioni, si avvicinava a me e Lorenzo e ce le ripeteva più lentamente, preoccupato che non avessimo capito tutto; i proprietari dell'hotel che, quando ho preso una brutta storta alla caviglia (si, mi capitano spesso disavventure in viaggio!) si sono prodigati per portarmi del ghiaccio e mi continuavano a chiedere come mi sentissi, nei giorni successivi.
Dublino: quando sono le persone a rendere bella una città
Ho un bel ricordo degli irlandesi, ma adesso voglio raccontarvi un aneddoto che non ho vissuto in prima persona, ma mi è stato riferito da mio fratello. Come vi ho detto, è partito a fine Ottobre per Dublino e ci resterà ancora per un mesetto (o forse di più....). Era arrivato da poche ore nella capitale irlandese, intontito dal viaggio e dall'euforia tipica di chi si è appena trasferito in una città straniera, spaesato tra le vie di un posto che presto avrebbe dovuto iniziare a chiamare "casa".
Con la cartina in mano, cercava di capire la direzione giusta. Si è avvicinato un signore e, senza alcuna richiesta d'aiuto, si è offerto di indicargli la strada. Mio fratello non riusciva a capirla, soprattutto perchè la sua cartina era una semplice mappa turistica, con poche indicazioni. Allora il signore gli ha fatto cenno di seguirlo, lo ha invitato ad entrare in casa sua, si è messo al pc, ha scaricato una cartina dettagliata della città, l'ha stampata e gliel'ha regalata. Un gesto semplice, ma quanti lo avrebbero fatto? Quando mio fratello mi ha raccontato quanto gli era successo, era incredulo, ed io più di lui.
Dublino: quando sono le persone a rendere bella una città
E' brutto stupirsi per un gesto di gentilezza, del tutto gratuito, che dovrebbe essere naturale. Mi stupisco perchè non ci sono abituata. Attribuisco la colpa di ciò al fatto che vivo in una grande città, in cui le persone si conoscono poco tra loro, e c'è tanta diffidenza, soprattutto verso gli stranieri. Forse in realtà gli irlandesi non hanno alcun merito, e devono la loro cortesia alle dimensioni contenute di Dublino.
Non so se ci siano colpe da contestare o meriti da lodare, da una o dall'altra parte, ho solo voluto raccontarvi con piacere questa piccola storia, di un signore che, senza ricevere niente in cambio, ha deciso di perdere qualche minuto della sua giornata per aiutare un giovane straniero in difficoltà: un gesto, sicuramente piccolo, ma grande nel suo significato, non solo di umanità, ma anche di rispetto e fiducia nei confronti di chi viene da lontano.
Molto spesso la bellezza di una città non è determinata dai monumenti o dai musei, ma dalle persone che la abitano.
Vi abbraccio,
Ila.

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