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Ducati 1199 Panigale: esperienza d’uso e considerazioni dopo due anni di utilizzo

Da Psiconauta

ducati-1199-panigale-e-panigale-s_2Non posso che esordire con una considerazione: la Ducati 1199 Panigale è la migliore moto che abbia mai avuto. I principali punti a suo favore sono le prestazioni e l’affidabilità. Mi spiego meglio. Quando parlo di prestazioni stratosferiche non mi riferisco solo a questioni di potenza e di erogazione (in realtà l’erogazione può essere giudicato non così lineare come altri bicilindrici di casa Ducati, sebbene sfido chiunque ad affermare che la 1199 abbia problemi grossolani in tal senso), in realtà parlo alla facilità con la quale è possibile affrontare ogni percorso, su strada o su pista, sperimentando una facilità d’uso, un senso di sicurezza ed una fluidità di guida davvero impressionanti; quasi tutte le persone che possiedono una 1199 la definiscono una moto “facile”, perlomeno se guidata in contesti amatoriali. La 1199 Panigale è davvero minuta, piccola, stretta ed ha voltato pagina definitivamente quando si parla di posizione di guida che, rispetto alle precedenti superbike Ducati, riesce a essere perfino comoda.  In pratica si guida come una 600, ma ha 70 cavalli in più. Rispetto all’affidabilità non posso che affermare che in questi due anni di utilizzo intensivo la mia Panigale non mi ha mai dato un singolo problema meccanico e/o elettrico. Ho preso parte a due richiami, prima che i supposti difetti potessero dare origine a dei veri e propri guasti, e mi sono state addirittura cambiate le forcelle anteriori dopo 10.000 Km senza spendere una lira. Nella quotidianita di un appassionato motociclista la Panigale da delle soddisfazioni enormi: io personalmente ci vado al supermarket, a fare le gite con gli amici in Val Roja, in pista ogni tanto ed al lavoro. Insomma da Aprile a Ottobre io ci vivo sulla Ducati 1199 Panigale.  Risulta però implicito che la 1199 è un animale da pista, con tutto ciò che la definizione comporta, nel bene e nel male. E’ sui tracciati “race”  che la Ducati si distingue dalle rivali più blasonate a quattro cilindri: in sintesi, e solo in questi contesti specifici, se cercate una moto accomodante, immediata, comunicativa, beh… lasciate perdere l’italiana. Sia in pista che su strada quando i giri del motore aumentano la 1199 si trasforma da agnellino a tigre inferocita in men che non si dica…


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