E’ stato un PalaMondolce dal sapore amaro per la Duck Farm Chieri Torino Volley che in terra marchigiana ha raccolto la seconda sconfitta consecutiva. La Chateau d’Ax colpisce con una stratosferica Van Hecke: 30 i punti a referto della belga.
Il primo set è una girandola di emozioni, la Duck Farm è abile a giocare sul filo dell’equilibrio. Ai vantaggi la squadra di Salvagni beneficia di cinque palle set. Decisivo l’ace di Bechis. La regista piemontese è andata al servizio col punteggio sul 30 pari. L’ultimo punto del set una perla di Francesca Piccinini che ha fissato il punteggio sul 30-32 concludendo la prima frazione con uno score personale di 8 punti ed il 53% in attacco. Stesso bottino per Monica Ravetta con una percentuale del 50%.
Nel secondo parziale la Duck Farm inizia subito in maniera positiva. Lo testimoniano le tre lunghezze di vantaggio alla prima sospensione tecnica. Vantaggio che non solo la Duck Farm sa gestire con intelligenza, ma ha anche la bravura trovare sempre maggiore continuità in attacco. Qualità importanti che le consentono di giocare con maggiore autorità come testimonia il 16-20. Tuttavia la frazione non è finita perché la Chateau d’Ax trova un parziale di 4-2 che porta -2 le marchigiane (20-22). Vindevoghel mette a terra la palla del 23-20, ma ad un passo dal traguardo la Duck Farm non riesce a contenere la maggiore concretezza delle padrone di casa che si impongono 27-25. Nel terzo set continua il momento positivo della Chateau d’Ax che si porta sul 16-12. Dal canto suo la Duck Farm tiene botta dando rimanendo in partita fino al 21 pari, ma quando la palla scotta la mano trema. Bravoa Urbino ad approfittarne e guadagnare un break di 3-0 (24-21) prologo del 25-22 con il quale si chiude la terza frazione di gioco. Il match trova il suo sigillo virtuale alla seconda sospensione tecnica del quarto set (16-10), prima del 25-15 finale. Per la Duck Farm ora è crisi, di risultati e di convinzione. Nei momenti caldi del match è mancata alle ragazze di coach Salvagni la capacità di portare il colpo del ko. Ad alti livelli si paga. Il 2013 dovrà portare alla Duck Farm una netta inversione di tendenza onde evitare di recitare un semplice ruolo di comparsa nel campionato in corso.
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