Fanculo anche al Seo, sta volta me ne frego.
Anche io, come Bassa Velocità ha detto nel suo post, non lo volevo scrivere questo articolo, odio le autocelebrazioni, le trovo scomode, però questa volta farò uno strappo alla regola. Beh, tanti auguri a me insomma, niente torta però, perché tutti i miei esprimenti si sono risolti in qualcosa di mangiabile ma dall’aspetto imbarazzante, e direi che postarvi la foto di un mio tentativo poco riuscito non è decisamente il caso.
Due anni di Travelling with Liz, due anni di pazienza e determinazione, ma soprattutto due anni di viaggi. Quest’ultimo anno è stato quello del mio primo viaggio semi-da-sola, è stato l’anno di #welevanto, che mi ha permesso di conoscere gente meravigliosa, è stato l’anno delle collaborazioni con Blog di Viaggi e con Viaggi Low Cost, e ancora, è stato l’anno in cui ho conosciuto Giulia Raciti, blogger che stimo veramente moltissimo.
Questo è stato l’anno dei cambiamenti e delle rivincite, delle sfide e del mettersi in gioco continuamente. Non credevo nemmeno di riuscire a continuare a scrivere per un anno e invece siamo già al secondo e i miei post sono arrivati ad essere due a settimana. Sto inseguendo un sogno che spero un giorno diverrà realtà anche se la gavetta è dura.
Ci sono stati i momenti di sconforto, in cui volevo gettare la spugna, in cui mi chiedevo perché la gente non mi legge? Dove sbaglio? Scrivere per sé stessi è davvero sufficiente? Però devo ringraziare la mia testa dura, la mia passione per la scrittura e i viaggi e le persone che hanno apprezzato il mio lavoro, i lettori silenziosi e quelli più partecipi.
Due anni di testate sul muro, bernoccoli pesanti, di ore notturne passate a sistemare i casini su WordPress, a bestemmiare in aramaico contro l’error 503, a pensare ad un logo che ancora non ho partorito e, indubbiamente, a cercare la meta del prossimo viaggio.
Travelling with Liz è il mio orgoglio, con tutti i suoi difetti, con tutte le cose da mettere a posto ma è mio, è una mia idea, un progetto che porto avanti con dedizione e pazienza, una finestra sulla mia pazzia galoppante, un portale che mi permette di mostrarmi al mondo come realmente sono: una viaggiatrice con un paio di sogni in valigia.