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“Due di briscola” – Franco Legni

Creato il 04 marzo 2012 da Temperamente

“Due di briscola” – Franco LegniNichi Moretti è l’antieroe per eccellenza che nulla combina per piacere a chi lo circonda. Eppure è impossibile non volergli bene fin da subito.

È quanto riporta la quarta di copertina. Ed io concordo, questo personaggio ha saputo catturarmi immediatamente. Anzi, più approfondivo la sua conoscenza, meno ne condividevo stile di vita, qualità del pensiero, visione del mondo e linguaggio; ma ormai non potevo staccarmene. Tuttavia, sarà pur vero che la letteratura non è realtà edenica e avulsa da contesti a volte torbidi, ma avrei gradito un linguaggio un po’ più lindo.

Nichi, avvocato cocainomane – esperto, tra l’altro, del piacere fai da te – finisce in galera a scontare la pena di un altro. Non è il delinquente “macho” e rancoroso che ci si aspetterebbe di trovare dietro le sbarre, in mezzo a criminali e assassini, ma sopravvive mettendo a disposizione le sue conoscenze giuridiche, offrendo consulenze ai “compagni di cella”.

Un giorno decide di tagliare la corda. Direzione: Barcellona. Conosce lo spagnolo, ma soprattutto, lì ha chi potrebbe accoglierlo: i parenti di Biancaneve, fautore della sua breve identità da galeotto.   La permanenza nella città si trasforma in una sfida di sopravvivenza dal gusto acido (e il termine non è casuale!).

Nichi è il perno attorno al quale ruotano i tanti personaggi che affollano il romanzo. Ognuno ha una storia complessa e nascosta, che l’autore ci fa scoprire quasi come puntasse di tanto in tanto un riflettore sul singolo personaggio. Tutti indossano maschere: l’omaccione “nero” col cuore tenero innamorato dell’inconsapevole latin lover “bianco”, la stella russa di un night con un segreto sotto gli occhi di tutti, la bella Ramona dispensatrice di gioie a pagamento e tanti altri.

La storia si presenta un viaggio di fuga forse più da se stessi e dalla monotonia di una vita “seria” piuttosto che da veri e propri nemici. Questo spostarsi continuo sembrerebbe rispecchiare la versatilità di interessi dell’autore (avvocato anche lui). Non troverete nessuna morale in questo libro – a meno che  non siate degli edonisti o pseudocriminali – né cenni di pentimento né promesse di una condotta più retta dopo tutto ciò che si è rischiato. Solo maschere e trame, quasi come se l’intero romanzo fosse stato architettato per lo più per presentarci una carrellata di “tipi” umani.

Susanna Maria de Candia

Franco Legni, Due di briscola, Curiosandoeditore, pp. 214, 10 euro.


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