Da parecchie settimane sto testando l’app del Corriere della Sera per l’iPad.
Curioso di vedere come “funziona” un quotidiano tradizionale sull’iPad. Con, l’ammetto, parecchie perplessità iniziali: sia per l’uso del tablet come strumento per leggere il giornale, sia per quello che riguarda un approccio poco “evoluto”, un porting dell’edizione cartacea, senza bells & whistles ultra interattivi.D’altra parte sono già abituato a leggermi, su Zinio, riviste tradizionali senza grosse multimedialità (o nessuna).Le mie prime conclusioni: fare colazione leggendosi il giornale senza uscire di casa è una gran bella cosa... visto anche che comunque mia moglie non è avvicinabile o conversabile prima del secondo caffé ;-)Se poi c’è poca gente in metropolitana, anche l’iPad risulta funzionale per leggersi il giornale (anche se, oggettivamente, in questo contesto, risulta più pratico un tablet di dimensioni più contenute ma anche l’iPhone o un simile smartphone).Terza conclusione: nella mia modalità di fruizione del quotidiano, sono in una dimensione di scanning o di lettura rapida, con eventuali approfondimenti - ma comunque dedico pochi minuti a scorrere le notizie. Quindi approfondimenti multimediali e grosse interazioni per me sono mediamente inutili o poco utili - al peggio un link a YouTube mi funziona benissimo. Prediligo quindi l’usabilità e la semplicità - e la formattazione classica del quotidiano ho scoperto mi sta benissimo (ovviamente per altri può essere diverso).L’app del Corsera mi sembra quindi funzionale e si è meritata da parte mia un buon voto.Qualche informazione (ripresa in parte da loro press release):A quanto dichiara l’editore l’app è stata scaricata oltre 90.000 volte (ma non so quanti siano poi gli abbonati paganti) e sappiamo bene quanto un settore come quello dell’editoria periodica o quotidiana riponga speranze di salvezza vivifica su queste nuove piattaforme per riprendere utenza e incassi pubblicitari…Altri aspetti interessanti che sono stati aggiunti all’app rispetto alla sua prima release:- la possibilità di comprare anche solo un numero; se quel giorno c’è l’articolo che proprio non possiamo perdere, collegando la propria utenza telefonica Tim o Vodafone all’App del Corriere (o della Gazzetta) si potrà acquistare una singola edizione del giornale scalando il costo dal proprio credito telefonico- la possibilità di conservare i “ritagli di giornale” con le notizie preferite, più importanti o rilevanti. - la possibilità di salvarsi intere edizioni o singole pagine del quotidiano, delle edizioni locali, dei dorsi e dei magazine allegati (Io Donna, Sette, Casa Amica, Style), con un archivio storico che si estende a 14 giorni. Posso conservare per sempre le miei edizioni in un archivio “locale” dell’iPad e consultarle in modalità off line anche giorni, settimane o mesi dopo.- Il download dell’edizione giornaliera avviene in modo automatico all’apertura dell’App. In questo modo si può comodamente leggere l’edizione quotidiana in modalità off line.- Il quotidiano viene caricato il modo progressivo. In questo modo la fruizione di contenuti si snellisce e si velocizza, permettendo di trovare in modo più rapido anche un singolo contenuto di interesse.I costi: la copia singola di Corriere e di Gazzetta è offerta al prezzo di 0,99 euro (secondo me un po' troppo). Abbonamenti: 19.99, 99,99 e 179,99 euro per le formule mensile, semestrale ed annuale (rispetto ai 397 Euro del costo dell'abbonamento annuale all'edizione cartacea.. è un affare).
Conclusioni: perfettibile, un po’ costosa (speriamo che il successo dell’app come media pubblicitario faccia quadrare i conti in modo da innescare un circolo virtuoso che permetta di abbassare i costi dell’abbonamento e far salire l’audience, il che dovrebbe portare più pubblicità…) Sicuramente una delle mie app di uso regolare…(anche se, lo confesso, poi le notizie del Corrierone le integro con quelle di altre fonti più “digitali”… macino Flipboard e Pulse a manetta)Sicuramente possiamo dire che è un'app destinata ad un pubblico..."conservatore"? Di persone che da un giornale online cercano la versione digitale della carta, nè più nè meno...;-) da capire quanto questo target sia numeroso e disposto a spendere rispetto a target più "evoluti" che cercano una maggiore interazione, interattività... e nessun costo.
[Branding & Marketing Blog / Venturini]