COSA HANNO IN COMUNE QUESTE DUE LOCANDINE?
Voi direte nulla.Invece hanno in comune due cose molto importanti:
la prima il richiamo alla legge,alla sua applicazione ,alla totale democrazia.
Se nel caso di Berlusconi e’ un richiamo ideologico personale,dovuto al fatto che egli e’ vittima nata secondo lui di un sistema giudiziario non neutrale ma di regime rosso comunista,nell’altro invece e’ reale.
Reale per diversi motivi,avallati da ricorsi della magistratura su dati reali e inconfutabili.
Una ricerca di giustizia che se da una parte e’ riconosciuta in ambito parziale, grazie al gip Todisco e alle sue inchieste,dall’altra viene bandita dalle controsentenze che ridanno modo di agire all’Ilva nonostante abbia valori non nella norma per quanto riguarda le emissioni dei fumi e nel ritardo stesso dell’azienda a porre in opera modi tecnici per la bonifica sancita anche dal decreto salva Ilva.
Berlusconi chiama il suo popolo a raccolta,per autocelebrarsi e immolarsi eroe di un sistema corrotto che lo vuole fuori dai giochi politici come,sempre secondo lui,lo fu’ per l’altro rais Craxi.
Taranto invece marcia per i diritti sanciti a meta’,per un dramma sommerso da inciuci fatti a tavolino in barba di irregolarita’ quotidiana nel rispetto dei limiti e delle stesse emissioni dai camini del piu’ grande siderurgico tarantino.
Due locandine,due storie diverse di un paese che ha ancora persone che credono in qualcosa e qualcuno.
Todisco da una parte,Berlusconi dall’altra.Fate voi.