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Due parole sulla censura

Creato il 18 maggio 2013 da Narratore @Narratore74

censura
In queste settimane è girata la notizia che l’Aiart, l’associazione telespettatori cattolici, aveva protestato chiedendo la cancellazione della programmazione de Il Trono di Spade.
E, per quanto non stia seguendo l’edizione italiana, credo che questa protesta sia arrivata quando il serial si trovava più o meno alla seconda puntata.

Fermo restando che credo nella libertà di espressione, e quindi ognuno è libero di guardare quel che più gli pare e piace, mi sembra assurdo che si passi ad un contrattacco così duro quando la Rai (vi ricordo che il programma va in onda su Rai 4) ha strutturato la programmazione in due modi distinti.
In prima serata la puntata tagliata e censurata, mentre alle 23.30, va in onda l’integrale, così come dovrebbe essere.
Ora, sono sicuro che le proteste non arriveranno a nulla, se non dare ancora maggiore visibilità ad un telefilm davvero spettacolare, ma rimane il fatto che ormai siamo preda di una moralità davvero incoerente.
Stavolta l’obiettivo era un telefilm, ieri i cartoni animati. Domani?
Perché con la censura funziona così…

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Ogni volta che si blocca un qualche contenuto si gettano le basi per la polemica successiva, alzando sempre l’asticella e modificando il tiro ogni volta.
E così si passa a scoprire che il film visto qualche sera fa, in realtà è stato modificato radicalmente fino a snaturarne il contenuto.
Non ci credete?
Capita più spesso di quanto non crediate, fidatevi.

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Quello che non capisco, però, è a cosa serva la censura.
Ok, potrei concepirla nei riguardi di qualcosa di davvero duro, tipo scene reali di incidenti stradali, cadaveri, o cose simili. Ma censurare un film, se non un cartone animato, a cosa serve?
Sono cresciuto guardando Ken il guerriero, spolpando la videoteca cittadina di ogni film horror possibile e immaginabile, ma ora non sono un pazzo furioso, psicotico o pericoloso.
Quindi?
Volete forse dire che la censura serve solo a quelle persone che non sanno come gestire i propri figli, al punto da dover limitare quello che viene trasmesso in tv pur di non mostrare certe cose ai bambini?
Certo, perché invece mostrare ogni velleità femminili in pieno orario di cena, quello invece è accettabile, vero? Mentre Alien, trasmesso alle undici di sera, deve venire tagliato perché considerato di dubbio valore?
E questi sono solo un paio di esempi…

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Scusatemi, ma non riesco a comprenderlo.
Foirse è colpa mia, possibile, ma non credo. Penso invece che ci sia un malcontento generalizzato, dovuto a chissà quale motivo, che spinge le persone a lamentarsi per partito preso, senza una vera motivazione di fondo.
No, mi dispiace, non ci sto. Non lo accetto.
La censura è un’arma pericolosa, che rischia di fare molti più danni di quanto non si creda.
Perché la prossima volta che qualcuno si trova davanti a scene che non vorrebbe vedere c’è solo una cosa intelligente che può fare: cambiare canale.
Ogni televisore, ogni decoder, ogni Pc, oggigiorno è dotato di un sistema per bloccare contenuti non desiderati. Be’, usatelo, vedrete che avrete meno problemi.
E lasciate che le persone possano guardarsi un telefilm in pace, senza la paura di compiere chissà quale atto criminoso.
Pensate a quanto stress in meno…


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