Nella zona a sud del Lago d’Iseo, racchiuso tra le acque e i vigneti della Franciacorta, c’è una riserva naturale, un territorio particolare di lagune torbose in cui fanno il nido gli uccelli, nuotano i pesci sul fondo fangoso, crescono libere le piante.
Come ogni cosa che è sotto i miei occhi da sempre, pur passandole accanto più volte al mese, la conosco pochissimo. L’anno scorso l’ho visitata per la prima volta, in dicembre, nel silenzio di questo mondo piccolo che si riparava dal freddo.
Domenica c’era una giornata d’autunno spettacolare: tersa, tiepida, luminosa e tra gli stagni in cui crescono le ninfee, sulle cui acque navigano solenni i cigni, dentro le cui superfici si posano le foglie che stanno cambiando colore, anche il cielo scendeva a specchiarsi, universo capovolto, portando con sè sbuffi di nuvolette.
Una parentesi di tranquillità, tra il moto turbinoso delle mie giornate.