Posted on feb 27, 2013
Piccolo Teatro di Giulietta
Rassegna Un’ora di musica
DUO VIOLINO E PIANOFORTE
Sabato 02 marzo 2013 / ore 17.30
Francesco Palmisano, violino
Deborah Conte, pianoforte
J. S. Bach Sonata n. 3 in mi maggiore BWV 1016
Adagio, Allegro, Adagio ma non tanto, Allegro
J. Brahms Sonata n. 1 in sol maggiore per violino e pianoforte, op. 78
Vivace ma non troppo, Adagio, Allegro molto moderato
M. Ravel, Sonata per violino e pianoforte in Sol
Allegretto, Blues (moderato), Perpetuum mobile (Allegro)
Tra il 1996 e il 2001 è vincitore d’audizione, presso l’Ente Concerti “Marialisa de Carolis” di Sassari, la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, la Fondazione “Teatro Massimo” di Palermo e prende parte come primo violino di spalla e come primo dei secondi ad alcune produzioni dell’Ente “Luglio Musicale Trapanese”.
Ha svolto attività solistica in diversi concerti per violino e orchestra con un repertorio che spazia dal barocco al contemporaneo ed è altresì dedicatario di due concerti per violino composti dai Maestri A. Fortunato e G. Gioia.
Dal 1995 fa parte del Trio Strabern, ensemble di musica contemporanea (violino, clarinetto e pianoforte), per il quale compositori di fama nazionale ed internazionale (Betta, Caruso, De Kemp, Del Barba, Festa, Fortunato, Fournier, Carlo ed Emilio Galante, Mannino, Pedini, Sollima, Morricone) hanno composto brani espressamente scritti e dedicati al trio ed eseguiti in Italia e all’estero (Rotterdam Gaudeamus Festival Bruxelles Astoria Concert, Kaufmann Auditorium, Comunità Europea; Washington e Baltimora ~ Columbus Day – Festival di Musica Contemporanea di Catania – Teatro Golden di Palermo Amici della Musica – Teatro Politeama di Palermo Mattinate Musicali).
Sempre con il Trio Strabern ha inciso tre CD per le case discografiche Tirreno di Milano (1995) e O.M.C di Palermo (1998 2000) con musiche di autori nazionali.
Nel 1998 è stato assegnato al Trio Strabern il premio “ARS ARTIS” (Ancona) come migliore ensemble italiano di musica contemporanea.
Continuando a seguire un progetto rivolto alla musica contemporanea, ha inciso nel 1998 un CD di musiche inedite di compositori italiani come violino solista dell’ensemble “Orchestra Musica Contemporanea” di Palermo e nel 2000 sempre come violino solista ha preso parte alla registrazione del CD: “Apparizioni Poetico Musicali apres “Liszt” con brani editi ed inediti del compositore ungherese e alla realizzazione del CD“Specchio Invisibile” con musiche della compositrice Corinne Latteur.
Ha collaborato con l’Ensemble Fenicia ed il tenore Pietro Ballo con cui ha svolto numerosi concerti per importanti istituzioni italiane.
Attualmente è violinista dell’Orchestra della Fondazione “Teatro Massimo”di Palermo e docente di violino presso l’Istituto Musicale Pareggiato di Ribera.
Deborah Conte ha cominciato a studiare pianoforte sotto la guida della nonna, la pianista e pittrice Lydia Lusco Cutrera.
Dopo gli anni del Conservatorio e il diploma conseguito brillantemente a Palermo nel 1988, inizia un approfondimento sulle forme della metodologia pianistica che la porta a seguire corsi di formazione e di perfezionamento strumentale e cameristico.
Fondamentali nella sua formazione l’approccio allo strumento lieve ma strutturato della prima insegnante, la musicista Wanda Anselmi; l’approfondimento della tecnica strumentale nella scuola di Bruno Mezzena; la ricerca della fantasia nell’ordine, credo e caposaldo irrinunciabile nell’insegnamento entusiasta e generoso di Dario De Rosa.
Gli attestati di stima di musicisti come Eliodoro Sollima, Gyorgy Sandor, Dario De Rosa, Boris Petruchanskij o lo stesso Donato Renzetti, che la definisce una delle pianiste più interessanti della sua generazione, fanno di Deborah Conte una significativa presenza di riferimento nel panorama musicale siciliano.
L’attività concertistica, da solista e in varie formazioni cameristiche, è stata sostenuta da apprezzamenti della critica e del pubblico sin dal precoce esordio in una tournée con l’Orchestra del Conservatorio della sua città con l’esecuzione della Fantasia di Liszt in occasione della quale, Fabrizio Carli, critico musicale de L’Ora, parla ” …della bravura, disinvoltura e classe che ne fanno elemento da seguire con ogni attenzione poiché possiede il quid che caratterizza la musicista di razza”.
A un intensa attività concertistica affianca dal 1991 un prezioso e costante lavoro di organizzatrice e didatta che trova la sua realizzazione nella Direzione artistica dell’ Associazione Kandinskij e nella Direzione didattica della scuola di musica della stessa Associazione.