L'inquietante copertina del mitico Angelo Stano
Quanto se n'è discusso in questi mesi su sto benedettissimo albo!
L'inizio della famigerata Fase 1 dell'era Recchioni di Dylan Dog, la storia scritta e disegnata da Carlo Ambrosini che tutto doveva cambiare, riportandolo alle origini, ma trasferendolo ai giorni nostri....
Le domande logicamente ora sono:
lo fa sul serio ? e se si, come?...
Una Nuova Vita è anzitutto una storia decisamente articolata e complessa, di quelle che non si vedono spesso in un albo autoconclusivo (se non in rari casi, in cui spiccano effettivamente molte trame di vari Dylan Dog dei bei tempi andati)
Non è una storia d'orrore visivo (scordatevi lo splatter e il raccapriccio) ma di quello subdolo, sottile: a farla da padrone è il Demonio, visto però soltanto come un accenno, una via di fuga razionale ma con tratti straordinariamente sovrannaturali, la facile scappatoia dall'orrore del quotidiano per il protagonista-antagonista della storia, prigioniero di una vita vuota e claustrofobica in cui in molti possono identificarsi
La prima cosa che mi è saltata all'occhio, leggendo questo 325, è il ritmo: la suspance e sopratutto la curiosità nel comprendere il perché delle vicende è costante, cruciale, forse proprio perché la storia risulta squisitamente originale e il lettore non vede l'ora di venirne a capo, di capire quale diabolica trama sia in atto
Dylan in tutto questo torna al suo vecchio ruolo di "parafulmine dell'incubo", vale a dire che ciò che conta non sono tanto le azioni da lui compiute quanto più le situazioni in cui finisce (suo malgrado) tirato in ballo, con tanto di Madame Trelkovski, Bloch, Groucho (in grande spolvero) al seguito
La critica
Leggera nota di demerito, se vogliamo, sta un po' nell'inevitabile protagonista femminile del fumetto: la bella Kristen Dalsen infatti è abbastanza prevedibile e dimenticabile (nonostante in principio promettesse meglio), a sua discolpa va comunque detto che la trama era troppo "lontana" da lei, quindi la sua secondarietà è certamente perdonabileFase 1 ?
La cover annunciata del prossimo 327 (al solito, di Mastro Stano)
L'albo, come si sarà capito, io lo promuovo a pieni voti: non è qualcosa di veramente rivoluzionario (ma d'altronde non ne aveva le intenzione), ma una bella sterzata che richiama a molto del Dylan Dog di primo pelo, una storia godibilissima che ha un pregio non da poco:è la dimostrazione che il personaggio Dylan Dog ha ancora tanto, moltissimo da dire.
Che, anche quando non è lui in prima persona a farlo, tutto il teatro che è il suo universo può farlo egregiamente al suo posto, se la storia è valida e ispirata