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Dylan Dog Mai Più, Ispettore Bloch – Recensione

Creato il 03 novembre 2014 da Rostislav @videogiochiword

Anno 1967, numero 50, “The Amazing Spiderman: Spiderman No More” ha segnato la storia del fumetto. La copertina fatta da John Romita è stata ripresa cosi tante volte che davvero sarebbe inutile contarle. Possiamo dire che si tratta di una classica copertina che segna un netto cambiamento, una rivoluzione. Cosi il numero 338 di Dylan Dog vuole rivoluzionare la saga con: Mai Più, Ispettore Bloch. E il buon Angelo Stano usa questa copertina proprio per dirci che questo numero cambierà parecchie cose con il pensionamento dell’ispettore Bloch.

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Ammettiamolo, il numero 337, Spazio Profondo, non ci ha colpito come avrebbe dovuto. Non è stata quella rinascita che tutti si aspettavano, ma per l’amore dell’indagatore dell’incubo e per l’amore di Roberto Reccchioni, è stato un successo enorme. Probabilmente bisognava solo aspettare il 338 per capire che la rinascita c’è e che il vero Dylan Dog è tornato all’azione. Il numero si apre con una donna che si rivolge a Dog perché è stata uccisa, ma non è morta per davvero. E’ una sorta di zombie cosciente e capace di intendere e di volere. Sulle prime Dog non è molto propenso ad aiutare la fanciulla, ma cambia idea dopo poco. Nel frattempo il caro ispettore Bloch viene messo in congedo e quindi se ne va in pensione. Nonostante il suo sorriso e la sua felicità, però, si cela dietro il rammarico di andare a casa, troppo grande per una persona e a occuparsi di tutte quelle faccende rimaste incompiute. Troppe faccende per un uomo che ha dedicato la sua vita alla professione e ad aiutare Dylan Dog. Eh sì, perché Bloch non è mai stato un personaggio di poco valore, ma anzi, è uno che potrebbe comporre la trinità Dylaniana: Dylan-Groucho-Bloch. Mentre altre persone continuano a non morire dopo i propri omicidi, Dylan scopre che Bloch è felice e che vive la vita con degli amici, nuovi inquilini, ma ovviamente l’oscurità è in agguato e qualcosa si nasconde sotto all’apparente felicità di Bloch

Mai Più, Ispettore Bloch è un numero particolare, sicuramente qualitativamente superiore al precedente, 337. La sceneggiatura è stata affidata a Paola Barbato, mentre i disegni sono di Bruno Brindisi. Inizianod da quest’ultimi possiamo affermare che le tavole, nonostante siamo semplici, come tutte le tavole Bonelliane infondo, brillando sotto alla luce del sole. I disegni sono sempre al top e nonostante l’assenza di colori si tratta di un lavoro certosino e pulito. La sceneggiatura invece è un altro punto forte del numero. Divertente e cupa, macabra e leggera. Tutti questi aspetti si amalgamano insieme per una ricetta davvero vincente. Non mancano le citazioni che ci riportano ad altre serie come ad esempio The Walking Dead.

Il piatto forte di questo numero, l’allontanamento di Bloch non è un addio al personaggio, ma è un semplice mutarsi degli eventi, che fin troppo tempo sono rimasti inalterati, racchiusi in una cupola d vetro. Crediamo che questo sia un passo coraggioso, ma anche interessante, per vedere il futuro della serie.


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