Tutti aspettano con moderata trepidazione, ma tanta curiosità le decisioni dell'esecutivo, che dovrebbero arrivare proprio in questa settimana, su 'spending review' e 'decreto sviluppo', due capitoli essenziali per l'azione del Governo Monti prima della chiusura estiva delle Camere! E così, domani si terrà la prima riunione sulla spending review. Oltre al premier Monti siederanno attorno al tavolo i ministri Piero Giarda, Filippo Patroni Griffi, Vittorio Grilli e il sottosegretario Antonio Catricalà. E naturalmente il Commissario Enrico Biondi, che presenterà la sua relazione. Il decreto di nomina gli ha assegnato il compito di riuscire a fare tagli nel grande capitolo dell'acquisto di beni e servizi, una spesa complessiva ha spiegato il ministro Giarda che si aggira sui 100 miliardi complessivi. Qui dovranno essere fatti risparmi per 4,2 miliardi da destinare ad uno scopo preciso: evitare l'aumento dell'Iva a ottobre! Entro il 30 settembre il governo dovrà presentare un programma che riguarda per esempio l'accorpamento delle strutture periferiche dell'amministrazione dello Stato e presentare subito dopo, insieme alla Finanziaria, i disegni di legge di attuazione del programma. La preoccupazione dei Professori riguarda i comuni e le Regioni, ai quali la Costituzione, all'articolo 119, attribuisce autonomia e nei cui Bilanci Bondi non potrà mettere becco. Ma per Monti, viste anche le spese per il terremoto in Emilia, è importante presentarsi al Consiglio Europeo di fine giugno con un programma che confermi l'affidabilità del risanamento dei nostri conti pubblici. E nei prossimi giorni arriverà in Consiglio dei Ministri anche il decreto sviluppo sul quale il ministro Corrado Passera ha detto di volerci "mettere la faccia". Infatti è altrettanto essenziale, per la sostenibilità del debito, dare un segnale ai mercati che il Pil si muove dallo situazione di stallo in cui versa ormai da anni! Di qui il pressing di Passera a varare il decreto che dia qualche risorsa al sistema delle imprese.
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Tutti aspettano con moderata trepidazione, ma tanta curiosità le decisioni dell'esecutivo, che dovrebbero arrivare proprio in questa settimana, su 'spending review' e 'decreto sviluppo', due capitoli essenziali per l'azione del Governo Monti prima della chiusura estiva delle Camere! E così, domani si terrà la prima riunione sulla spending review. Oltre al premier Monti siederanno attorno al tavolo i ministri Piero Giarda, Filippo Patroni Griffi, Vittorio Grilli e il sottosegretario Antonio Catricalà. E naturalmente il Commissario Enrico Biondi, che presenterà la sua relazione. Il decreto di nomina gli ha assegnato il compito di riuscire a fare tagli nel grande capitolo dell'acquisto di beni e servizi, una spesa complessiva ha spiegato il ministro Giarda che si aggira sui 100 miliardi complessivi. Qui dovranno essere fatti risparmi per 4,2 miliardi da destinare ad uno scopo preciso: evitare l'aumento dell'Iva a ottobre! Entro il 30 settembre il governo dovrà presentare un programma che riguarda per esempio l'accorpamento delle strutture periferiche dell'amministrazione dello Stato e presentare subito dopo, insieme alla Finanziaria, i disegni di legge di attuazione del programma. La preoccupazione dei Professori riguarda i comuni e le Regioni, ai quali la Costituzione, all'articolo 119, attribuisce autonomia e nei cui Bilanci Bondi non potrà mettere becco. Ma per Monti, viste anche le spese per il terremoto in Emilia, è importante presentarsi al Consiglio Europeo di fine giugno con un programma che confermi l'affidabilità del risanamento dei nostri conti pubblici. E nei prossimi giorni arriverà in Consiglio dei Ministri anche il decreto sviluppo sul quale il ministro Corrado Passera ha detto di volerci "mettere la faccia". Infatti è altrettanto essenziale, per la sostenibilità del debito, dare un segnale ai mercati che il Pil si muove dallo situazione di stallo in cui versa ormai da anni! Di qui il pressing di Passera a varare il decreto che dia qualche risorsa al sistema delle imprese.
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