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Un venerdì di soleCosa può rendere felice un uomo? Aver appena fatto l’amore con la moglie ancora bella e desiderabile che si accoccola sul suo petto e si appisola piano. E magari, ascoltando il suo respiro lento e soddisfatto, pensare che é venerdì mattina, domani non si lavora e si possono portare in giro i bambini, magari in Liguria, al mare, si, al mare. E poi fuori c’è un sole cosi bello e l’aria comincia a diventare cosi dolce che il sangue ricomincia a scorrere con più forza nelle braccia, nelle gambe e nel pene e allora perché non rifare l’amore con questa donna dall’odore familiare, cosi tiepida e senza segreti? Il telefono squilla sul comodino. Quante volte hai pensato di staccare la presa e di toglierla dalla camera da letto? Poi come al solito te ne sei dimenticato.”Si pronto? “ “Ho i biglietti, ho i biglietti!!!” “Ma chi...Stefano, che c’è? Che succede? Mi telefoni a quest’ora...mi fai pigliare un infarto!” “Franco ho i biglietti...e poi sono le otto…”“Le otto ?! Cristo, Mariangela sono le otto, i bambini, la scuola!” “Franco, Franco, mi senti? Ho i biglietti per sabato... per il Green Day!!! Dovete venire tu, Mariangela e i bambini. Sono riuscito ad avere i biglietti, ti rendi conto?““Va bé, va bé, ci sentiamo dopo scusa...ciao ...ciao” Tua moglie é già schizzata verso il bagno e chiama i bambini che però son già quasi pronti. “Cazzo Mariangela quanto scassa tuo fratello...”“Ma Franco insomma, ma lascialo stare, é sempre cosi gentile con te...”. Il tono di tua moglie ti ha già fatto pentire del tuo scatto di nervi. Chi se ne frega, tanto oggi é proprio un bel venerdì. Te ne accorgi anche in auto, andando a lavoro. I finestrini sono abbassati e si sente della musica in giro. Marzo sta finendo, tra un po' sarà Pasqua. Ti senti felice e hai quasi paura. Capita cosi raramente di sentirsi felici. Stanotte rifarai l’amore con tua moglie. Ultimamente lo fate quasi ogni giorno. Forse perché i bambini sono più grandi o perché va tutto bene e ringraziando Dio non avete problemi di soldi o di salute o forse perché tua moglie ha cambiato pettinatura e riccia ti piace di più. Domani poi tutti al mare, non fa niente se ci sarà anche quello stronzo di tuo cognato che vuol pagare tutto lui. Oggi è proprio una bella giornata e sarà proprio un bel fine settimana.
“Papà dove stiamo andando?” “Andiamo a giocare al Green Day, al mare, Luca, come l’anno scorso ti ricordi?” Tuo figlio annuisce nello specchietto retrovisore. E’ proprio un bel bambino, con i suoi grandi occhi scuri sempre spalancati, un giorno ti odierà solo perché sei suo padre, poi diventerà anche lui padre. Cosi va il mondo. “Adesso però ci fermiamo all’autogrill” Sono già tre ore che viaggi e la vescica ti scoppia. Un pezzo di pizza o una rustichella? Una cola e poi di nuovo in auto. Dopo qualche chilometro sulla sinistra vedi il mare. Prima solo un’intuizione, poi il blu diventa deciso e ti senti contento come un bambino. In lontananza cinque o sei navi mercantili, un paio di petroliere e alcune navi grigie della Marina che si confondono con la leggera foschia. Trovare parcheggio non è facile. La spiaggia è già piena di gente. Ognuno ha la sua area da coprire. Un rettangolo di 20 metri di battigia per 30-35 di spiaggia sino al cordone rosso teso tra i pali che indicano i vari lotti. “Noi siamo arrivati, BB49” “Noi siamo al 51. Adesso chiedo al signore qui se gli dispiace se ci scambiamo di posto cosi siamo più vicini!” Tuo cognato con la faccia da cretino sorridente si mette a parlare con la coppia di vecchiacci accanto. Sono gentili, si spostano tanto per loro é lo stesso, si figuri, ma prego, buongiorno, gentilissimi, buon green Day, ah ah, anche a lei. Non lo sopporti proprio tuo cognato anche perché guadagna più di te, dì la verità. “Ragazzi se vi servono le cuffie o i guanti ne ho portati in più” “No Franco, grazie abbiamo tutto”. Mentre tua moglie parla con tua cognata, ti guardi intorno. La Marina Militare organizza tutto alla perfezione, non c’è che dire: ogni lotto ha al centro un blocco di cemento di un paio di metri d’altezza con montata su una mitragliatrice Thompson da 2000 colpi al minuto e ad ogni adulto viene consegnato, previa esibizione di un documento, un fucile mitragliatore con tre caricatori. Di solito sono Kalashnikov sequestrati. Poi puoi portarti ciò che vuoi, basta essere autorizzati. Se vuoi puoi usare un mortaio preso in affitto o un lancia-granate per fare fuori barche intere in un sol colpo, ma non è divertente come quando colpisci lo scafista e la barchetta urlante va a schiantarsi sulle altre cosi che l’elica combina un bel macello. Tra un po' arriveranno questi gommoni dai colori sgargianti, pieni di insegne pubblicitarie e ripieni di uomini, vecchi, donne e bambini. Saranno curdi, nigeriani, marocchini, albanesi, cinesi e Dio sa quali altri perdenti merdosi da tutte le latrine di questo mondo. I primi saranno facili da ammazzare. Sei lassù, miri e non c’è Dio che li salvi. I più difficili sono quelli che riescono a sbarcare perché cercano di fare di tutto per raggiungere il cordone rosso, la salvezza. Di solito, se il mare é calmo, ci riesce il due per cento. Sempre troppi. I militari penseranno come sempre a quelli che tenteranno di tornare verso le navi o che fingeranno di essere morti mettendosi a galleggiare. Adesso non resta che godersi il sole ed aspettare il colpo di cannone. Controlli le munizioni e ti senti un po' stupido a startene seduto lassù, con indosso questa bella maglietta giallo canarino ed il tuo cartellino con un bel numero su. Non importa, siete vestiti tutti alla stessa maniera . Tua moglie laggiù mette la cuffia ai bambini. Quanti saremo su questa spiaggia? Due o tremila persone, i biglietti sono sempre pochissimi e se non hai amicizie altolocate come tuo cognato...”Papà, papàaaa...” Tua figlia ha la stessa voce lamentosa di tua suocera. “Che c’é Linda?” “Posso andare su dallo ziooo? “ Si, si vai pure se mamma é d’accordo e se non dai fastidio allo zio”. Lui ti sente e ti urla “Ma no, ma no...mandala, mandala”. Tutti si agitano lungo la spiaggia, hanno calato le barche in mare. Metti la cuffia, chiudi gli occhi un attimo e pensi ai seni di tua moglie. E’ bello essere uomini ed avere una famiglia. Poi pensi a tuo cognato. “Quello stronzo... almeno la moglie é sterile cosi non metterà altri imbecilli in giro” e sorridi dietro gli occhiali da sole.
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