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È appena finita, è appena cominciata

Creato il 31 ottobre 2011 da Ognimaledettopost
Eccola, la grande opera che servirebbe davvero al nostro paese: è, per dirla con le parole di Massimo Gramellini a Che tempo che fa, "l'insieme di tutte le tante, piccole opere che devono rimettere in sicurezza questo nostro territorio dissestato". Il dissesto idreogeolico provocato dalla cementificazione selvaggia (li abbiamo già nominati in questo post, ma vogliamo citare nuovamente i due ambientalisti Tozzi e Mercalli perchè vale la pena leggere cosa hanno da dire in proposito) si è manifestato in Liguria in tutta la sua distruttiva consequenzialità.Troppi alberi abbattuti, troppo cemento, e tutto rimane in bilico, precario. 

È appena finita, è appena cominciata

Com'era


La precarietà è il motore economico, politico e sociale del nostro paese, oggi. Dopo e soltanto dopo che i disastri ci hanno schiacciati e derubati, si va in cerca dei colpevoli, si grida allo scandalo, si promettono "nuove severissime norme", in genere accompagnate dalla nomina di ennesimi "ufficiali, ispettori, osservatori, ecc." lautamente stipendiati "perchè non succeda mai più". Prima e durante si era andati avanti con le mozioni stagionali, con le norme transitorie, con i decreti, con gli "speriamo che non piova troppo forte che già l'anno scorso l'abbiamo scampata bella".  Purtroppo, però, può capitare che non la scampi. E allora si avvia l'economia della catastrofe, come l'ha egregiamente definita qualche giorno fa in un suo post il giornalista di Repubblica Antonello Caporale: lo speculatore specula, l'imprenditore gongola, ricostruisce e a volte ride, il politico promuove, assicura e si commuove. E la Protezione Civile? Lo Stato? Sappiamo tutti com'è finita, l'ultima volta, a L'Aquila.  Già adesso è pronta un'altra Liguria, un'altra tragedia. A Bologna la Procura ha aperto un fascicolo per disastro colposo: la costruzione della Variante di Valico sulla Bologna-Firenze sta facendo letteralmente franare un intero paese. Proprio così: il paese di Ripoli-Santa Maria Maddalena sta precipitando a valle in direzione dell'autostrada. Guardate il video:
In Liguria le alluvioni ottobrine ci sono state ogni anno, com'è successo adesso poteva succedere uno, due, cinque, dieci anni fa. Si sapeva. Franco Manzitti di Blitz Quotidiano: L’alluvione è in agguato sul tetto dell’Appennino ogni fine estate, ogni autunno e se questa che tiene in ginocchio La Spezia è forse la più dura, dopo il fatidico 1970, le cronache ne contano tante altre, almeno una per anno con le sue distruzioni e i suoi morti. In questi anni la prevenzione è andata indietro e non avanti: la montagna è sempre stata più abbandonata, meno curata e così non ha più trattenuto l’acqua ma l’ha sparata a valle come è successo a Brugnato e Borghetto Vara e l’ha sbattuto negli alvei dei torrenti e dei fiumi gonfiandoli a dismisura tra gli argini stretti. Gli argini, gli alvei sono diventati spesso foreste amazzoniche, di alberi e cespugli che al primo colpo d’acqua hanno ostruito i corsi, trasformandoli, gonfiati da piogge monsoniche, in bombe a tempo.  
Sull'Autostrada del Sole, intanto, un intero paese espropriato ai suoi abitanti si muove da solo, cammina. Le emergenze morfologiche sono talmente tante che non si riescono a contare e nella maggior parte dei casi passano per le nostre mani complici o colpevolmente indifferenti.  Tutto passa, tutto è già passato. 

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