Eccoci qua, da pochi minuti, all’ultimo giorno del 2011.
Non so perché, ma mi sento più tranquillo se in questo passaggio mi faccio accompagnare da Mafalda. Forse perché, malgrado la mia veneranda età, mi sento un po’ come lei.
Mi guardo un po’ indietro, mi faccio e faccio agli altri un po’ di domande, per trovare la forza di andare avanti.
Cosa vedo indietro?
Vedo che la piccola sta bene, cresce serena e felice e questa è la cosa di gran lunga più importante di ogni altra.
Vedo che anch’io non sto malaccio (sempre un po’ di più spelacchiato, ma insomma…).
Vedo che in questo 2011 ho pubblicato un libro, un racconto e ne sto scrivendo un altro (di libro, intendo).
Vedo che ho conosciuto persone nuove e ho imparato a conoscere meglio chi già conoscevo, forse anche ad apprezzare di più le amicizie, quelle vere e profonde.
Vedo che le novità che arriveranno (se e quando arriveranno) saranno ben accette, per quello che potranno offrire.
Buon anno a tutte/i.