La crisi economica, che acuisce la crisi aziendale e le difficoltà nell'utilizzo dei ticket, mi hanno fatto venire alla mente un'idea che negli anni ho più volte sottoposto (senza successo) ai vari candidati al Consiglio Direttivo del CRAL CIRCUMVESUVIANA: la creazione di un gruppo di acquisto. Per ora un gruppo che riguardi solo il nostro CRAL ma, niente vieta, di poterlo allargare anche alle consorelle del gruppo EAV. Cogliere l'occasione per utilizzare la difficoltà nell'utilizzo dei ticket come una molla virtuosa per cambiare decisamente visione e finalità del nostro vetusto e imbolsito Circolo Ricreativo. Il CRAL come momento di aggregazione non solo ricreativo ma anche come volano di un diverso modo di intendere la vita quotidiana.
Ma cosa è un gruppo di acquisto? I gruppi d'acquisto nascono per rispondere ad un'esigenza sempre più diffusa: acquistare prodotti sani e privi di sfruttamento dell'ambiente o dei lavoratori e, perché no, risparmiare. Alla base di questa scelta, risiede una critica profonda all'attuale modello di consumo imperante, basato su una catena della distribuzione con troppi passaggi intermedi che impongono un “pizzo” legalizzato. Senza contare gli inutili chilometrici spostamenti a cui vengono sottoposte le merci, anche quelle deperibili. Un pomodorino, per esempio, prima di finire nel nostro piatto, potrebbe essere stato raccolto nelle campagne del ragusano, essere stata impacchettato in uno stabilimento del brindisino, venduto all'ingrosso in un mercato in provincia di Latina e smerciato al consumo nel supermercato a 30 km da casa nostra, per cui alla fine accumula più chilometri di un ciclista che completa il Giro d'Italia. I gruppi di acquisto, invece, trovano nella ricerca dei piccoli produttori locali una soluzione efficiente per sottrarsi al circuito della grande distribuzione. Il Gruppo aiuta molto in questo processo, soprattutto per gli aspetti organizzativi e motivazionali; il Gruppo si occupa di ricercare nella zona di piccoli produttori rispettosi dell'uomo e dell'ambiente, raccogliere gli ordini tra chi aderisce, acquistare i prodotti e distribuirli. Ma i vantaggi derivanti dal raggrupparsi in Gruppo sono molteplici, proviamo a vederne i principali:
- scegliere prodotti locali significa in primo luogo ridurre l'inquinamento, il consumo di energia ed il traffico per il trasporto della merce. Nell'economia globale i beni viaggiano da una parte all'altra del pianeta in seguito a considerazioni economiche sul costo della manodopera e delle materie prime nei diversi luoghi. I prodotti locali, inoltre, dovendo viaggiare di meno possono arrivare più freschi sulle nostre tavole e quindi richiedono meno conservanti.
- Trovarsi in gruppo per analizzare prodotti e produttori porta ad uno scambio di esperienze tra i partecipanti utile per definire insieme dei criteri per guidare le nostre scelte. Nella pratica degli acquisti collettivi inoltre si risparmia anche, in quanto il produttore si vede assicurata una certa quantità di ordini ed è quindi disposto a fare degli sconti, ed è possibile saltare il livello della distribuzione e quindi risparmiare su uno degli intermediari.
- Con lo strumento degli acquisti collettivi è possibile fornire una possibilità di sbocco a molti piccoli produttori che si trovano esclusi dai canali della grande distribuzione, che per sua natura preferisce aziende medie o grandi che possono garantire una certa produzione.
- I produttori piccoli sono in generale ad elevata intensità di mano d'opera (ore di lavoro utilizzate per un prodotto), rispetto alle aziende grandi che sono per lo più ad elevata intensità di capitale (quota di finanziamenti utilizzata per un prodotto). La scelta dei primi rispetto ai secondi è quindi uno strumento importante per creare occupazione.