E capita che vai al supermercato, una di quelle volte a fine giornata in cui ti accorgi che devi cucinare e che quando apri il frigo ti devi attaccare alla porta con entrambe le braccia perche da dentro ti arriva quel vortice di vuoto che ti porta via anche i capelli ! Vi sarà capitato almeno una volta nella vita no? Ecco appunto, a me capita almeno una volta a settimana, perchè sono mooolto organizzata e quasi sempre il mercoledì sera, quando decido che è ora di cucinare . Perfortuna però, che verso sera rientra anche la tua dolce metà e posa delicatamente la sua roba, sparpagliandola per tutta la casa, facendo più o meno come Charlize Theron nella pubblicita della J’ adore, dove si spoglia ancheggiando, mentre lascia cadere pezzo per pezzo, i suoi vestiti dietro di se…E lui fa proprio così : mentre entra già si leva la giacca e la lascia cadere sul divano, e ancheggia eh ? Va in camera sempre sculettando : J’adore ! via scarpe e calzini, poi in bagno : J’adore ! pantaloni sul lavandino, torna in salotto : J’adore ! la maglia sulla spalliera della seggiola…Ed infinine come un orso seminudo e sfinito, si stravaccava sul divano per non schiodarsi da lì fino all’ora di cena.
Ma tu sei come un condor ! Sei lì, appollaiata sopra alla porta d’ingresso, che lo aspetti alle 18 e 30 in punto, senti la moto che rientra in cortile e ti sistemi in bilico sulla porta. E poi ? Gli atterri implacabile sulle spalle come un rapace silenzioso e prima che possa anche solo proferire verbo, tu che hai avuto tutto il tempo per preparare un impeccabile sceneggiata, dai il via al tuo teatrino per farlo rientrare in Città : bambini già pronti e perfettamente vestiti lavati e profumati, seduti uno di fianco all’altro sul divando, in silenzio che stanno facendo quel puzzle di legno, quello che non hanno mai cagato neanche di striscio e sembrano appena usciti dal telefilm della Casa nella Prateria : Roooooba da manicomio
!” Amooooore, ti va se scendiamo un attimo ad Asti che mancano giusto due o tre cosine ( speriamo che non apra il frigo ) e intanto portiamo i bimbi mezz’oretta al parco “ tubo ? Queste ultime due parole, PARCO TUBO, le dici alzando stranamente la voce.
” Si, pacco tubo, pacco tubo, pacco tubo !!!” Gridano quelli che sedutti sul divano, seguendo alla lettera le istruzioni di mammina, battono le manine e Beatrice a questo punto scende dal divano e corre dal papà ad abbracciarlo e baciarlo. Dobbiamo metter su una compagnia teatrale ! Ora il parco tubo altro non è che un parco come qualsiasi altro che noi chiamiamo cosi, perchè lo scivolo è chiuso e ricorda un tubo appunto, ma ci eravate arrivati no ? No ? Comunque, dopo tutta questa pantomima di mezz’ora il padre che ha corso avanti e indietro tutto il giorno, finalmente mi guarda ( evito di prolungarmi sull’espressione del mio povero marito…) e sentenzia :
“ Esattamente cosa devi comprare al supermercato ? ”
” Poca roba : è una questione di cinque minuti !”
” E allora ti apettiamo in macchina e poi andiamo al parco. “
Il contratto è fatto. Si parte.
Arriviamo al Super, loro mi aspettano in macchina davanti all’entrata ed io per prendere le poche cose per mettere su cena, non mi soffermo a prendere nemmeno il carrello, afferro al volo uno di quei ” comodissimi cestini con i manici “ che servono giusto per prendere due/tre cose, sapete no ? Quelli che poi ti ritrovi alla cassa tu e le altre quindici fesse come te che pensavano di prendere solo quelle due/tre cose, che lo stanno letteralmente trascinando, al più calciando, altre spingendo col sedere…A quei cestini dedicherò un post un giorno o l’altro perchè se lo meritano
! Comunque, mi avvio tra gli scaffali dei latticini : ed eccomi mentre scelgo il parmigiano reggiano in offerta con il mio cestino giallo, un paio di jeans con due belle strisciate di pennarello verde, gentilmente offerte da Beatrice prima di uscire di casa , una maglietta con scritto ” Save the Blower “ e un infradito, alchè un tizio di fianco a me decide che sono la più figa del supermercato ! E inizia a squadrarmi da capo a piedi.Proseguo lungo la corsia e lui continua a camminare davanti a me, però si volta in continuazione : è davvero alto, sui trentacinque non particolarmente bello ma affascinante : capello riccio scuro con un completo molto elegante : camicia bianca firmatissima, pantaloni scuri e mocassini. Concludo che deve essere appena uscito da un importante convegno o roba del genere. Comunque il tizio non mi da tregua, mi guarda, si gira e si rigira, si ferma e si sistema gli occhiali, si sposta il ciuffo ribelle di ricci ( che sembrano fatti con l’arriccia capelli….) fà finta di fermarsi a guardare interessatissimo il Caprice de dieux proprio accanto a me ed io sono sinceramente imbarazzata. Continuo a camminare lungo la corsia e non so davvero più dove guardare, il corridorio sembra non finire mai…
Poi inizio a pensare : e vabbè dai, in fin dei conti devo esser contenta. Ho trent’anni e due figli, praticamente non sono truccata, ho la tinta da rifare, due occhiaie da paura e se un tizio così mi guarda in questo modo, vuol dire che c’è ancora tanta roba… Pensa se mi tiro appena un pochino ! Insomma inizio a gassarmi non poco ! Ma non per il tipo ma per l’interessamento che in questo suscito. E allora come quando sfilavo ai bei tempi, testa alta, petto in fuori e pancia in dentro, inizio a camminare tirandomela da matti, stile Charlize Theron, sendendomi una figa da paura, io e le mie infradito ! E il mio cestino con il latte e il parmigiano. E passo i tortellini sfogliavelo che dovevano essere la nostra cena. J’adore ! E chissenefraga ! J’adore ! Passo il Total di mio marito, quello mi ammazza ! J’adore ! Il tipo davanti a me, quasi impazzisce, si abbassa gli occhiali e si toglie un ciuffo dalla faccia, si china facendo finta di sestemarsi il pantalone e mostrando il sedere
poi prosegue, sempre girandosi, un delirio…J’adore ! Mi sposto un ciuffo di capelli dalla fronte, J’adore ! E questo mi dribla con un movimento della testa come se avesse visto l’apparizione della Madonna…J’adore ! Vabbè la corsia per fortuna sta per finire e anche questa patetica sceneggiata…Sto per girare nel reparto della carne, il tipo arrapato per non perdermi di vista è costretto a fermarsi.E qui succede l’incredibile : mentre sto per svoltare, la vedo io un’apparizione dietro di me : un semidio che può avere si e no trent’anni, che spinge un passeggino con dentro una bellissima bambina. Lui ha due braccia che sembrano gonfiate con una pompa da gommista e quasi certamente è la controfigura di Thor . E’ biondo con gli occhi azzurri, altro almeno un metro e novanta e mentre osservo questo essere venuto da un altro pianeta passarmi di fianco e non cagarmi neanche di striscio, vedo l’inimmaginabile : il tizio moro e riccio, letteralmente impazzisce, sbatte le ciglia, spalanca gli occhi ( che fra un pò gli escono dalle orbite ) e si mette ad inseguirlo sculettando, mentre il semidio prosegue nel reparto dolciumi. Sono semplicemente senza parole. Ora è tutto chiaro, capisco il mocassino e il ricciolo ribelle stiloso che sembrava ( davvero fatto con l’arricciacapelli
) e sebrava davvero che avesse il mascara… E soprattutto adesso capisco che non stava guardando me…Al parco tubo, mentre sento mio marito pigliarmi per il culo, dopo aver ascoltato il racconto di ciò che mi è accaduto al Supermercato, mi faccio uno scivolata giù per lo scivolo a forma di grosso tubo, senza un infradito che è scivolato giù prima di me insieme, al mio ego e immagino, il giusto sottofondo musicale che ci vorrebbe ora mentre scivolo : quello dello sciacquone ! La chiudete voi la tavoletta
?