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E chi se ne frega #6

Creato il 21 novembre 2014 da Cicciorusso
faceoff

E’ l’ultima volta che il divino Nicolas accetterà un consiglio musicale da quel cretino del figlio

Weston Cage: vorrei tanto far ascoltare gli AMON AMARTH a mio padre

Secondo ‘sto gran figlio d’arte (le cui meravigliose avventure, anche giudiziarie, vi abbiamo già raccontato in passato), il divino Nicolas li potrebbe apprezzare in virtù della sua passione per la mitologia vichinga. E allora fagli ascoltare i Bathory o gli Enslaved, che diavolo, tuo padre mica è un poser del cazzo come te.

Pete Sandoval: la mia fede cristiana non influirà sui TERRORIZER

Peccato, perché l’ultimo album dei Terrorizer era una tale rottura di palle che veramente sarebbe servito un miracolo. Per chi non lo sapesse, il batterista aveva mollato definitivamente i Morbid Angel perché incompatibili con le sue attuali convinzioni religiose. Secondo me è tutta una pantomima: la realtà è che il vecchio ‘Commando’, dopo Illud Divinum Insanus, sarebbe disposto pure ad arruolarsi nell’Isis pur di non essere più associato con il gruppo.

Ozzy Osbourne: la politica è una cosa che non capisco

Magari la prossima volta che guardi un talk show evita di accompagnarlo con un secchiello di ketamina e vedrai che tutto ti sembrerà magicamente più chiaro.

Sempre Ozzy:

“Per me un buon concerto rock è meglio del sesso”

Beh, con la moglie che ti ritrovi non ci vuole molto.

I pompieri vietano agli SLIPKNOT di bruciare merda di cammello al prossimo Knotfest.

“Non siamo più un gruppo, siamo una cultura e una cultura deve avere un odore”, aveva spiegato il clown Shawn Crahan. Sarà. Nel frattempo il signor Jim Root in Scabbia continua a prendersela con Corey Taylor che lo ha cacciato dagli Stone Sour (il miglior gruppo dell’universo) per trasformarli, a sua detta, in una band di “poppy rock radiofonico” (prima invece erano l’anello mancante tra Disrupt e Suffocation). Evidentemente i due soffrono entrambi di un grave disturbo bipolare e riescono contemporaneamente a mandarsi affanculo e a scrivere insieme l’ultimo disco degli Slipknot, del quale non abbiamo scritto perché se ce ne fregasse di meno saremmo morti. Le identità del nuovo bassista e del nuovo batterista restano, intanto, coperte da segreto di Stato. Anche qui stigrancazzi, ci mancherebbe.

Mikael Åkerfeldt: forse sono troppo vecchio per capire cosa le nuove generazioni intendono per metal

Ti do un aiutino, Mikael: sicuramente non intendono musichette da kebabbari come quelle contenute nell’ultimo disco degli Opeth.

Courtney Love: i più grandi successi degli SMASHING PUMPKINS erano su di me

Secondo la nota sgallettata, Corgan avrebbe finito di scrivere belle canzoni non appena smise di ispirarsi a lei, con la quale aveva avuto una relazione prima che si mettesse con Cobain, seguita, si spettegola su internet (perché giustamente essersi trombato Courtney Love è una cosa della quale si vergogna persino uno come Billy Corgan), da più di un ritorno di fiamma. Insomma, questa donna ha davvero un’influenza benefica sui suoi compagni.

ANTHRAX: a Scott Ian ‘frega un cazzo’ dell’opinione di Neil Turbin sulla sua autobiografia

E a noi frega assai dell’opinione di Ian sull’opinione di Turbin. Però l’autobiografia del vecchio ‘Not’ me la voglio comprare. Ancora campa Neil Turbin? È pazzesco come nell’heavy metal basti essere passati cinque minuti in un futuro grande gruppo per azzupparci vita natural durante. Per esempio, ho scoperto che Dennis Stratton è attualmente in tour in Europa per suonare i vecchi brani dei Maiden. Dennis Stratton. Siamo seri.

IN FLAMES: Henke Forss sta cercando da oltre dieci anni di ottenere i diritti d’autore sui pezzi di Subterranean

Il cantante dei Dawn (dimenticato ma notevolissimo gruppo black metal svedese autore di appena due full; recuperate almeno il primo: Nær sólen gar niþer for evogher, 1994) era accreditato come session nell’ep. Io manco ricordavo bene chi fosse ‘sto cristiano.

Rob Halford: ascoltare Michael Bublé è emozionante e stimolante

Non saprei, preferisco le canzoni napoletane.

Ho iniziato a scrivere di fumetti erotici italiani anni ’70 sul blog di Lucius.

Ché, giustamente, potrebbe pure non fregarvene nulla. In caso contrario, questo è il link al mio primo articolo in materia, dedicato alla perfida e sensuale Belzeba. E, se di vampire ninfomani e demoni ermafroditi non siete mai sazi, potete pure fare una visitina a questa graziosissima pagina facebook dedicata a Zora, Sukia, Ulula e alle altre sexy eroine del fumetto italiano. È un mondo allucinante e divertentissimo quanto il cinema di genere nostrano dell’epoca. Solo che quest’ultimo è stato sdoganato, l’exploitation a fumetti tricolore ancora no. Ci provo io.

Nello spirito della rubrica, non posso che congedarvi con il nuovo singolo dei miei amatissimi Periphery. Si sconsiglia l’ascolto a cardiopatici, donne incinte e bestie di Satana. Dosi eccessive possono causare prolasso rettale, fame d’aria, secchezza delle fauci e Richard Benson:



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