In pratica questi maghi della finanza, fanno quello che il buon Antonino ha fatto con il suo Catania, pilota il risultato ed in più ci scommette pure sopra, tanto il risultato è sicuro e la vincita certa ...
Ecco fanno esattamente lo stesso, scommettono sui titoli e ci guadagnano e va bene a tutti, perchè alla fine a perderci è solo la massa, che ovviamente non può saperlo e si beve queste cazzate sull'uscita della Grecia ... perchè dove sarebbe la novità???!!!
La Grecia è da quasi un lustro che non rientra dei soldi che ha ricevuto in prestito e l'ha mai fatto sino ad ora, come non ha mai approntato una politica in linea con i parametri europei a parte quello di spargere inutili risorse, come quelle per la difesa ad esempio...
Ora che fallisca la Grecia è scontato e lo era già da un bel pezzo, per cui ciò che sopra presumevo è di fatto derivante da un politica del disagio e strumentale finalizzata ad un guadagno privato attraverso la manipolazione delle informazioni e la faziosa divulgazione di esse...
Chissà come mai questi disastri nelle borse, accadono sempre tra luglio e i primi di agosto .... ma che c@zzo di caso
Ma i fuochi d'artificio sono finti, basta aspettare e tutto torna come prima, e l'unico modo che hai per fregarli e non temere nulla, stare tranquilli e capire che alla fine tutto si compensa, anche le informazioni
Un po' di dati per farvi capire che ci guadagnano solo quelli che gestiscono le informazioni:
L’indice della Borsa Italiana dal 2 gennaio 1928 al 30 giugno 2013 esprime, nella versione a corsi secchi, ossia senza il reinvestimento dei dividendi, un rendimento nominale pari al 6,2% annuo. In termini reali esso diviene negativo per il 2,6% annuo (l’inflazione media è stata del 9%); ciò significa che un ipotetico investitore che avesse deciso di consumare i dividendi si sarebbe ritrovato dopo 85 anni e 6 mesi con un capitale dal potere di acquisto decurtato dell’89%
Periodo di detenzione (fine anno)
Durata dell’investimento
Perdita media annua in termini reali
1928-1978 50 anni 2,26%
1928-1983 55 anni 1,75%
1929-1990 61 anni 0,36%
1928-1990 62 anni 0,49%
1928-1991 63 anni 0,50%
1928-1992 64 anni 0,60%
1928-1992 65 anni 0,18%
1928-1995 67 anni 0,02%
Discende da quanto detto che il momento dell’investimento è fondamentale per il suo esito. Se si decide malauguratamente di investire in un picco di mercato (3 ), posto pari a 100 l’anno in cui esso si verifica, in media dopo 10 anni si è subito un dimezzamento del capitale, recuperando poi fino ad oltre i tre quarti dopo venti, mentre al maturare del trentesimo anno si è ancora in perdita, seppure di poco.
Cento euro investiti in ognuno dei picchi
Capitale medio dopo:
10 anni 54,1 euro
20 anni 81,8 euro
30 anni 97,6 euro