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E-commerce: un algoritmo seppellira' babbo natale?

Creato il 12 dicembre 2011 da Afrodite
La tecnologia è nemica del Natale? O è la crisi che, alleandosi con la tecnologia, rischia di ridurre a vecchio arnese da mandare in soffitta tutto l'immaginario a base di slitte trainate da renne, Babbi Natale panciuti e Gesù Bambini tremanti per il freddo?
Il dubbio, o forse sarebbe meglio dire la paura, che ciò avvenga, sta tutto in una lettera scritta ieri al quotidiano La Repubblica dal presidente dei Librai di Roma e Lazio, Marcello Ciccaglioni. A far tremare il nostro, e dietro di lui tutta la categoria dei librai cosiddetti "di strada", è stato un servizio pubblicato sul medesimo quotidiano giovedì 8 dicembre che illustrava le meraviglie del nuovo capannone di Amazon, 8.000 metri quadrati per 350 addetti, sorto tra Piacenza e Pavia.
"Bisognerà attrezzarsi per raccontare ai bambini che la vera magia del Natale è tutta in uno splendido, razionale capannone industriale - scrive il presidente dei Librai laziali - E' lì che i loro sogni vengono "stoccati con selezione dinamica". Con buona pace dei nostri marciapiedi, sempre più al buio e senza più librerie, giocattolai, orologerie e negozi di abbigliamento dove trovare non un algoritmo che fa la Tac ai desideri ma persone che sanno accogliere e consigliare".
E' il solito vecchio problema della scomparsa dei piccoli negozi già sorto dai tempi in cui hanno cominciato a spuntare come funghi i Centri Commerciali? No, in realtà è qualcosa di più e di diverso.
Innanzitutto l'e-commerce, perché di questo si tratta, potendo ridurre parecchio i costi di gestione, ha la possibilità di offrire sconti che forse neanche un Centro Commerciale si può permettere. Basta andare sul sito di Amazon (http://www.amazon.it/) per rendersene conto.
In secondo luogo l'utilizzo di Internet facilita una serie di benefit fino a ora inesistenti o poco presenti nel commercio reale, come la possibilità di pubblicare la propria "lista dei desideri" a cui gli amici privi di immaginazione possono attingere, o di inviare tramite web un buono con cui il destinatario potrà scegliersi il proprio regalo.
Quello che però sconcerta, ed è questo a mio avviso che rischia di cancellare la magia del Natale, è la possibilità e la volontà di eliminare qualsiasi errore grazie a una gestione totalmente computerizzata. A chi vuole che il regalo sia recapitato entro una certa data Amazon promette la massima puntualità; nessuno sbaglio poi è possibile per quanto riguarda la scelta e l'invio del dono, perché il computer se ne accorgerebbe e bloccherebbe il pacco in uscita. Questa perfezione assoluta, che a qualcuno potrà sembrare una benedizione, è quello invece che confligge di più con l'immagine di Santa Claus, non un giovane scattante ed efficiente, ma un vecchio, per di più panciuto, e tuttavia amabile e sorridente.
Certo, se invece di ricevere una Barbie come aveva chiesto nella letterina di Natale, vostra figlia ricevesse un trenino elettrico, forse non la prenderebbe tanto bene. Ma quale occasione migliore per consolarla raccontandole storie fantastiche da voi inventate lì per lì?
Non ho nulla contro Amazon, ci mancherebbe. E in questi ultimi giorni devo confessare che andando a far spese nei negozi ho ricevuto delle salassate tali che forse mi convertirò agli acquisti online.
Ma l'idea che un algoritmo possa far sparire per sempre quel vecchio fuori forma e perennemente di buonumore mi riempie di tristezza.
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