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E così anche da Santoro si sono accorti che la ricchezza mondiale non è distribuita equamente. Sdegno ed applausi ma nessuno ha nominato l’innominabile, il Capitalismo.

Creato il 28 marzo 2014 da Slasch16

32079-1370725169Preambolo, ammiro Gino Strada è di Sesto San Giovanni ed entrambi siamo cresciuti a Sesto. Lui nei circoli cattolici ed io in quelli comunisti, siamo molto più vicini adesso di 40 anni fa ma non riesce ancora a nominare la parola che rappresenta il cancro mondiale dell’economia, il Capitalismo.
Il Capitalismo è molto più vecchio del comunismo, del socialismo, ed è nato con la nobiltà parassita che imponeva gabelle e miseria con la forza delle spade, delle galere, delle condanne a morte con tanto di benedizione divina.
Poi si è evoluto attraverso lo sfruttamento intensivo del proletariato sottopagato e costretto a lavorare anche per 18 ore al giorno per sopravvivere.
E’ ovviamente una sintesi di qualche centinaio di anni che, ovviamente, abbiamo dimenticato come abbiamo dimenticato la Resistenza sbeffeggiando, Grillo in testa, il 25 Aprile. E’ la forza del sistema capitalistico la poca memoria del popolo, della massa, ed è su questo che conta il sistema per dominare come e più di prima.
Per assurdo il momento più “alto” del Capitalismo è stato lo sfruttamento intensivo del proletariato, le miniere, il tessile, la meccanica, le armi, l’acciaio, l’agricoltura ecc.ecc.
E’ stato il momento più alto perchè i capitalisti per creare profitto dovevano creare lavoro, posti di lavoro e più ne creavano più aumentava il profitto e l’ho visto con i miei occhi
di bambino, prima e da adulto poi.
Migliaia di persone sono scese dai treni della speranza a Torino, Milano ed altrove. Milioni di persone pronte ad affittare un letto in 4 per uno stipendio che non è mai bastato per vivere, ogni tanto il capitalismo allargava la borsa, dopo mesi di scioperi e di lotte, ed il proletario ha potuto comprarsi la vespa prima e l’auto dopo, più tardi anche la casa aggiungendo qualche buco alla cinghia dei pantaloni.
Mentre il sistema esaltava le virtù del capitalismo e della democrazia che arricchiva tutti gli uomini di buona volontà disposti a farsi sfruttare per migliorare la qualità della vita il capitalismo studiava nuove strade, nuovi modi di investire che andassero a superare  la necessità di guerre mondiali per superare i cicli di crisi periodiche che il capitalismo stesso generava.
Ad ogni guerra, ad ogni distruzione globale, la borghesia capitalista riemergeva più ricca e più potente di prima pronta a speculare sulla ricostruzione moltiplicando i profitti.
Ma non basta. Hanno trovato il sistema, i capitalisti, per aggirare la democrazia, la Costituzione, superare il conflitto lavoratori- datori di lavoro, eliminare il sindacato, gli scioperi, le rivendicazioni.
Ve lo immaginate un imprenditore che per guadagnare il 15% di quello che investe, la % è puramente indicativa, si deve sorbire dirigenti, impiegati, ruffiani, dipendenti magari in migliaia, commercialisti, scioperi, manutenzione di macchinari e capannoni?
Si deve trovare un modo diverso di fare profitto, e li capisco, non si può andare avanti con lotte continue e l’Aulin. Ed infatti il capitalismo si è evoluto, non ha più bisogno di investire in infrastrutture, dipendenti, tasse, regolamenti, mazzette ecc.ecc.
L’ obiettivo, perchè hanno sempre studiato più di noi, era di fare profitti senza i balzelli della domocrazia e della massa affamata che chiede sempre di più.
La soluzione geniale è il capitalismo finanziario parassita applicato agli Stati.
Niente più capannoni, macchinari, dipendenti, sindacati, scioperi, conflitti, lotte e manifestazioni in piazza. Prestiamo soldi agli Stati e sarà la politica a gestire le masse, spremerle come limoni per garantire il profitto degli speculatori che hanno investito in Titoli di Stato.
Per fare questo la soluzione è molto semplice, basta mettere in circolo il 50% della ricchezza nazionale o globale ed il risultato è garantito, come la pace sociale. Con il 50% della ricchezza nazionale in circolo e con quello che fanno girare le mafie c’è abbastanza ricchezza per garantire i profitti dei capitalisti finanziari e parassiti ed è per questo che il 10% delle famiglie italiane possiede il 50% della ricchezza nazionale, pulita da capannoni, macchinari, dipendenti, sindacati, dirigenti ed il 90% delle famiglie italiane si deve arrangiare con quello che resta. Si salvi chi può alla faccia della Costituzione.
E’ così che i nostri giovani, impregnati e cresciuti nel capitalismo, emigrano verso Stati più etici e morali del nostro che, almeno, garantiscono un lavoro che qui non c’è più.
Molti di essi vanno a Londra, è un esempio, e trovano subito un lavoro a 900/1000 pound. 600 per una stanza, come un bilocale a Milano, 170 al mese per il tesserino del tram ed il resto per vivere. Questo è il capitalismo buono che ti offre un lavoro, uno su 5000 ce la fa ed emerge a 2000 pound, altri sfondano del tutto e diventano ricchi o benestanti.
Oltre ci sono i cantanti, calciatori, luminari della medicina o comuque tipi evidentemente sopra la media, direi fenomeni.
Tornando al titolo sulla ricchezza mal distribuita, sui paperoni del mondo, quell’ uno % che domina l’economia globale. Facciamo pure ore di trasmissione sdegnandoci, tra gli applausi, dell’ingiustizia globale e contro gli armamenti l’importante è non nominare mai due parole: capitalismo e comunismo.
Tra poco il capitalismo si accorgerà che mettere un limite ai debiti degli Stati equivale a mettere un limite al profitto del capitale, lo capirà anche la Merkel e dovrà mollare o salta il banco.
Forse, dico forse perchè non ci credo, destra e sinistra non esistono più come dicono i grillini allora aspetto che qualcuno della nuova politica, che non sia populista, mi dica qualcosa sul capitalismo.
P.S. Qualcuno, ogni tanto, scrive: ma che cazzo di articolo è, che “giornalista” sei, ecc.ecc.
Non sono un giornalista, sono uno che ha un blog e che ha lavorato 43 anni ed ha la terza media. Uno che la pensa e la vede così.



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