E finalmente anche Moody's declassa l'Italia a due passi da Junk (spazzatura)

Creato il 13 luglio 2012 da Beatotrader
Come sempre le Agenzie di Rating sono behind the curve anzi under the curve...:-)
ovvero sono in netto ritardo....
Il Mercato sta già prezzando da secoli il serio rischio che l'Italia abbia passato un punto di non ritorno (la pensa così anche Oscar Giannino) e le agenzie di rating fanno solo da notai.
Moody's sull'Italia è stata solo più graduale rispetto ad S&P che aveva downgradato a metà gennaio il nostro Paese a BBB+: infatti "ci ha concesso" due downgrade....uno a febbraio ed uno oggi....
Insomma Moody's si è data più tempo prima di portarci a due soli gradini dal livello junk=spazzatura...
L'agenzia di rating declassa i titoli di Stato di due gradini da A3 a Baa2 (appena due punti sopra il livello "junk", ossia il livello spazzatura). Pesano «l'economia e l'incerto clima politico».
.....Moody's ha deciso di tagliare di due scalini il rating sui titoli di Stato italiani, portandoli a Baa2 da A3 e mantenendo quindi un outlook negativo.
..... È quindi probabile che il nostro Paese sperimenti un ulteriore netto incremento dei costi di finanziamento del debito.
L'affermazione è arrivata proprio da Moody's, per la quale le cause sono un aumento della fragilità della fiducia nel mercato: a pesare sono anche il rischio contagio da Grecia e Spagna, che per l'agenzia di rating è reale, e i segni di un'erosione degli investimenti stranieri.
.....Moody's ha scritto: «anche il clima politico, specialmente con l'avvicinarsi del voto della prossima primavera, è fonte di un aumento dei rischi», spiegando che il declassamento dei bond italiani è dovuto anche a un deterioramento della situazione dell'economia. ....
Naturalmente è venuta fuori la solita cagnara nazional-complottista-populista contro le Agenzie di Rating, i complotti anglo-americani etc etc
rinforzata dal fatto che ieri Monti ha detto che siamo in Guerra...
La mia opinione già la sapete: non voglio certo difendere le "tre sorelle zoccole del rating" (questa etichetta l'ho coniata io tanto tempo fa) ma voglio solo dire che ......
SONO BEN POCO RILEVANTI rispetto ad altri FATTORI ben più influenti.
La cagnara che tutte le volte si solleva è utile soprattutto alla Casta (politica, bancaria etc) per distrarre l'opinione pubblica dai PROBLEMI PRIMARI e DALLE RESPONSABILITA' DELLA CASTA STESSA.
Non è un problema di Guerra
ma di COMPETIZIONE sui Mercati che ormai è diventata Globale e Serratissima: pertanto se qualcuno si mostra più debole, con un grave handicap (debitorio...), meno efficiente, più lento e senza "assi ritardanti" come una bella stampante....
allora viene massacrato dai MERCATI senza tanti complimenti.
Io credo che non dobbiamo sprecare le nostre migliori energie sui TARDIVI giudizi di Moody's (che tra parentesi per molti versi sono pure condivisibili...)
ma concentrarsi piuttosto sui VERI PROBLEMI visto che ormai il tempo scarseggia sempre di più e non possiamo più permetterci distrazioni.
Come scrivevo nell'area commenti di un altro Blog a contrasto della solita Curva Sud che se la prende contro le Agenzie di Rating perdendo di vista i problemi primari...
non è una guerra
è la normale competizione di mercati sempre più competitivi
e se tu hai un’eurozona che non è efficiente (per usare un eufemismo),
un'euro che ad alcuni crea vantaggi e ad altri svantaggi
ed un’Italia che ha avuto 17 anni di NON governo nei quali non ha fatto nessuna riforma degna di nota...(Aggiungo: non contenti si vuole già far tornare Berlusconi...)
con poi Monti che deve fare tutto in pochi mesi senza nemmeno avere un minimo di conoscenza dell’economia reale….
beh se poi ti arrivano le ramazzate
inutile urlare alla guerra ed ai nemici cattivi seguendo le solite tiritere che giù usano le solite caste per giustificarsi
il punto di non ritorno dell’Italia è stato superato da tempo e come sempre le agenzie di rating sono dietro la curva (anzi sotto…) e non sono la causa di nulla
ma al massimo un ulteriore carico da 90…
..... a me invece fa incavolare che uno come Monti che non capisce una cippa di economia reale
abbia fatto terra bruciata
abbia portato la pressione fiscale al 75% reale
abbia fatto fuggire gli investitori esteri
stia facendo fuggire quelli italiani e portando ad una rapida de-industrializzazione dell’Italia
stia aiutando soprattutto le banche AUMENTANDO A STECCA LA PRESSIONE FISCALE SULLE NOSTRE SPALLE
abbia regalato altri miliardi ad una MPS che andava NAZIONALIZZATA DE FACTO
abbia creato una mostruosa incertezza dei mercati (interni ed esterni) con il balletto dell’IMU e con quello dell’aumento dell’IVA
abbia incrementato in modo netto la nostra Recessione verso un -3%
devo andare avanti…?
E dopo tutto questo lui parla di Guerra 

e VOI vi accodate a LUI per una minkiata di taglio di Moody’s behind the curve….che avrà un impatto massimo del 5% sul totale del disatro italiano….
tutto questo mentre la NOSTRA ECONOMIA S’INABISSA NON CERTO PER COLPA DI MOODY’S…
Io la vedo così e lo sai…poi magari sbaglio
DOBBIAMO CONCENTRARCI SUGLI OBBIETTIVI PRIMARI e non fuorviarci su obbiettivi secondari
NON POSSIAMO PERMETTERCELO e non dobbiamo permettere che lorsignori distraggano la gente dai veri problemi più urgenti
o no?
Mi fa piacere che anche alcuni Blogger-bancari abbiano incominciato a capire quello che vado ripetendo da secoli....e che diano giudizi equilibrati e razionali
mentre la maggioranza dei colleghi si lascia prendere dal nervosimo e da reazioni sopra le righe...anche se hanno tutta la mia comprensione umana...;-)
Moody declassa il debito sovrano italiano, risparmiateci i discorsi di “attacco all’Italia” (banknoise)
Moody ha annunciato il declassamento del debito sovrano italiano da A3 a Baa2. Risparmiateci però i discorsi sulle agenzie di rating che “attaccano l’Italia”, e questo per due motivi.
Il primo è che il giudizio delle agenzie di rating deve essere preso per quello che vale, cioè un’indicatore sintetico, che dà inevitabilmente una fotografia parziale dello scenario complessivo.
Il secondo è che è assurdo negare i problemi evidenziati dal giudizio di Moody’s. Che per l’Italia si prospetti un clima di elevata incertezza politica nel 2013 è innegabile, e la preoccupazione di tutti è quella che molte forze politiche scelgano strade populiste pur di guadagnare consensi, strade populiste i cui segnali si sentono già e di cui  – a parte le forze politiche — gli italiani sembrano sentire il forte richiamo.
Basti vedere il tema dei tagli, che tutti chiedevano come alternativa alle nuove tasse ma che, quando se ne parla in pratica, nessuno vuole. Che credibilità ha un Paese che è convinto di poter vivere di sole buone intenzioni, e che sembra avere già dimenticato velocemente che si è già “oltre tempo massimo”.
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