La catastrofe che ha colpito il Giappone e la preoccupazione per le conseguenze sono avvenimenti che la politica è chiamata a fronteggiare. Purtroppo la politica appare ferma e concentrata soprattutto sulle questioni della giustizia. Ma si può continuare come prima o è venuto il momento di trovare soluzioni alternative e originali ai problemi economici, sociali e culturali che incombono? Cosa occorre fare per imprimere una svolta?
Gli ospiti chiamati a rispondere a queste quesiti nella trasmissione di Michele Santoro, Annozero sono Massimo D’Alema, il Governatore della Lombardia Roberto Formigoni, il procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia, il Presidente di RCS Libri Paolo Mieli e un molto arrabbiato Beppe Grillo.
La crisi nucleare in Giappone sembra davvero lontana dall’essere risolta. I reattori sono fuori controllo e la fuoriuscita del combustibile nucleare è già cominciata, la contaminazione è pericolosissima, improponibile l’evacuazione di tutte le città coinvolte. Per non creare allarmismo o panico il governo giapponese maschera la reale situazione, ma la paura ormai è palpabile nonostante, la compostezza caratteriale di questo popolo. Una grande tragedia dai contorni non ancora ben definiti, oltre alla solidarietà umana oggi, diventa prioritaria una riflessione che impegna tutto il mondo: la questione del nucleare come tecnologia energetica.Anche in Italia si è riaperta la discussione sull’opportunità di costruire centrali nucleari sulla nostra penisola (e il 12 e 13 giugno un referendum potrà decidere della sorte dei piani del governo), Beppe Grillo, che con il suo Movimento 5 stelle è stato tra i promotori del referendum e tra i principali sostenitori del No al nucleare, sottolinea con grande impetuosità la paura per il nostro futuro : “La Prestigiacomo è l’unico ministro dell’ambiente al mondo che parla a favore del nucleare. Gli altri Paesi del mondo si stanno fermando, noi vogliamo fare 5 centrali perché abbiamo svenduto il nostro debito e la nostra sovranità popolare, 511 miliardi di euro di debito, alla Francia in cambio di queste centrali”, ha detto Grillo. “E’ l’intelligenza l’energia del futuro. Le centrali di terza generazione non esistono, questo nucleare è solo cemento a debito, noi scambiamo la nostra salute per un debito. Voi avete il dovere di scendere in piazza a protestare, siamo in guerra – ha continuato – vogliono mettere il nucleare sempre a questi qui, ai Ligresti, ai Caltagirone, sono s
empre gli stessi. Siamo gli unici al mondo insieme alla Turchia che vogliono costruire le centrali nucleari. Questi politici qui sono malati di mente, non sanno di cosa parlano”.Santoro manda in onda anche un cartone animato per illustrare la lettera inviata al Corriere della Sera da Adriano Celentano e pubblicata dal quotidiano milanese. Lo ha inviato il clan del cantante ad Annozero, secondo quanto riferito dal conduttore nel corso dell’anteprima del programma. Nella lettera Celentano critica la scelta di sostenere il nucleare da parte del premier Silvio Berlusconi e di Pierferdinando Casini, nel “bel mezzo di una tragedia come quella che sta vivendo il Giappone” e invita a non disertare il referendum di giugno: “Vi invito a votare, questa volta sarebbe un suicidio disertare le urne, bisogna andare a votare anche se fosse il giorno di Natale”.
Con il nucleare c’è sempre un dato di imprevedibilità (anche se le centrali saranno più sicure) . Le conseguenze:inimmaginabili, catastrofiche, disastrose e portano ad una morte lenta e dolorosa, lo stiamo constatando proprio in questi giorni.
Se nonostante il progresso tecnologico non possiamo controllare il nucleare lo affidiamo alle mani dei politici?