Poi, a microfoni spenti, cerco di far riflettere l’alunno, non so con quanto effettivo successo. Questi a grandi linee gli argomenti. La nostra società non sta andando bene sotto diversi aspetti. La famiglia è sempre più disgregata, la morale è sempre più relativista e demagogica, l’altruismo autentico è sempre più raro, e sempre più persone non trovano un senso nella vita, con conseguente ansia, depressione, suicidi…
Forse giornalisti, politici e intellettuali vari non hanno bene chiara la situazione, ma questa è evidente con tutta la sua problematicità a insegnanti, operatori sociali, psicologi, educatori di vario tipo. Fa davvero riflettere il recente film francese Polisse (2011) che ritrae efficacemente, con crudo e mai gratuito realismo, le vicende dell’unità minori della polizia della laica e progressista Parigi.
Nello specifico, è spesso evidente la distanza tra l’insegnamento del Vangelo e della Chiesa e la prassi corrente. Ma sarebbe aprioristico, dogmatico e insensato liquidare la questione con un “la Chiesa si deve aggiornare”. Bisognerebbe invece avere la pazienza e la prudenza di fermarsi a riflettere e vedere come stanno le cose. E, come è doveroso, valutare e ponderare sulla base delle informazioni che ci sono fornite dai molti studi e ricerche scientifiche sulle varie questioni.
Questo vale anche per i tre temi accennati dalla giornalista: l’omosessualità (di particolare attualità per quanto riguarda le adozioni omosessuali, vedi speciale), l’aborto e i suoi effetti sulla salute delle madri (vedi speciale), e la morale sessuale e famigliare, che nella vulgata liberista contemporanea arriva a non rendersi conto dell’importanza, per un bambino, del poter crescere in un nucleo famigliare intatto e armonico (vedi voce su Cathopedia).
In definitiva bisognerebbe arrivare a disfarsi definitivamente di quell’infelice metafora, tanto cara ai laicisti e al teologo “cattolico” Hans Kung, che vuole la Chiesa alla stregua di una nave che affonda. Al contrario, è la società contemporanea, che rischia di essere sempre più orfana di Dio, ad essere una nave che sta affondando. E i valori evangelici e cristiani, in questo scenario, possono costituire una bussola e una scialuppa di salvezza, non certo delle zavorre da gettare precipitosamente a mare.
Roberto Reggi