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E LO RESE SPECIALE... - C'era una volta il giornalismo

Creato il 07 ottobre 2011 da Calcisulcalcio
E LO RESE SPECIALE... - C'era una volta il giornalismo
Introduzione
Concludiamo la settimana dedicata dal sottoscritto alla censura con il raggiungimento del pieno obiettivo primario di questo governo, censurare i giornalisti non ancora asserviti al potere.
Dopo che era già riuscito nel suo intento di censurare il web fastidioso (comma 29), ora finalmente riesce a censurare tutte le intercettazioni e le indagini che finivano sui giornali, molte volte facendo vedere alla gente comune chi erano veramente i governatori del paese.
Ora si che il paese è salvo!!
Non importa che l'economia italiana va a picco, e che la maggior parte dei politici italiani sono indagati, mafiosi, incompetenti, illegalmente implicati in ogni tipo di reato, immorali, tossici e anche brutti esteticamente (quest'ultima è un'opinione personale), tutto questo non conta un cazzo, l'importante è che i giornalisti che pubblicano intercettazioni vadano in carcere per 3 anni.
L'importante è che su tutto il web ci sia l'obbligo di rettifica, a prescindere da cosa sia scritto, pena sanzioni pecuniarie e oscuramento.
L'importante è risolvere il grande problema che affligge l'Italia...le intercettazioni!?
MA CHE COSA AVETE NEL CERVELLO? LA MUFFA?
Delinquenti, solo questo siete, fate rivoltare nella tomba tutte le persone che hanno dato la vita per questo paese e per la sua Costituzione, mi fate vomitare ogni giorno che mi alzo dal letto, vi odio tutti dal primo all'ultimo.
Vorrei ricordare a tutti che molte delle verità nascoste del nostro paese, sono emerse con gli organi di stampa e con i testi delle intercettazioni, opponetevi alla censura con tutte le vostre forze, la disonestà che sta distruggendo questo paese è la prima a trarre beneficio dalla censura.
di Cristian Amadei
(Riportiamo integralmente l'articolo tratto da ilmessaggero.it riguardante il ddl intercettazioni)
ROMA - Il Pdl si irrigidisce sul ddl intercettazioni e salta la mediazione con il Terzo polo. Il testo voluto dal governo prevede il divieto di pubblicazione fino all’udienza filtro e il carcere per i giornalisti.
La relatrice Giulia Bongiorno si è dimessa in polemica con la maggioranza dopo il sì alla norma che rende impubblicabili gli "ascolti" fino al momento dell'udienza filtro, cioè fino a quando avvocati e magistrati selezionano le registrazioni essenziali per dimostrare la colpevolezza o l'innocenza escludendo le parti superflue.
«Sulle intercettazioni è probabile che metteremo la fiducia»: lo ha detto stamattina Massimo Corsaro (Pdl) nel corso di Omnibus, su La7. «La posizione del Pd rispetto al ddl intercettazioni - ha proseguito Corsaro - è strabica e strumentale. In nessuna parte del provvedimento si parla, infatti, di blocco nei casi di mafia, terrorismo o situazioni di grave allarme sociale. Quel che si vuole - spiega - è eliminare la gogna mediatica come strumento di lotta politica». Si tratta, ricorda, di un «obiettivo condiviso dal centro-sinistra quando era al governo, tanto che lo inserì e lo votò nella versione del ddl Mastella. La verità è che, ancora una volta, in mancanza di valide e credibili argomentazioni politiche, il Pd spera di utilizzare le intercettazioni come scorciatoia per abbattere Berlusconi e il suo governo».
Carcere per i giornalisti. Anche per chi pubblica le intercettazioni considerate irrilevanti scatterà il carcere fino a 3 anni. È quanto prevede un emendamento che ha ricevuto il parere favorevole del governo e che è stato approvato in Comitato dei Nove della Commissione Giustizia della Camera. L'emendamento, firmato da Manlio Contento, introduce nella norma del ddl intercettazioni che riforma l'art. 617 del Codice di procedura penale anche le intercettazioni cosiddette «irrilevanti».
Nel testo, ora all'esame dell'Aula, si prevedeva già il carcere da 6 mesi a 3 anni per chiunque avesse pubblicato atti di cui era stata ordinata la distruzione o che dovevano essere espunti, o intercettazioni contenute nell'archivio segreto. Contento propone di inserire in questa previsione anche le intercettazioni considerate irrilevanti. Ma su questo l'opposizione ha già annunciato battaglia: «domani nella prossima riunione del Comitato dei Nove - avverte il capogruppo del Pd, Donatella Ferranti - presenterò un subemendamento per evitare che anche le intercettazioni irrilevanti rientrino nella fattispecie dell'articolo 617. Mi sembra assurdo che per loro sia prevista una condanna così dura».
«Il ddl serve a far diventare il nostro paese normale perché le intercettazioni sono usate indipendentemente dai processi». Così Umberto Bossi, conferma il proprio sostegno al testo in discussione alla Camera. A chi gli chiedeva se il governo ricorresse alla fiducia ha risposto: «passa anche senza».

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