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E lo rese speciale: Massimo Crippa

Creato il 04 gennaio 2011 da Calcisulcalcio

E LO RESE SPECIALE - Massimo CrippaPresentiamo oggi un centrocampista italiano, un uomo di fatica, che ha vissuto la sua vita calcistica prevalentemente nel Napoli e nel Parma, con parecchie soddisfazioni.
Lo rese speciale il gol nei supplementari che permise al Parma di battere il Milan nella finale di Supercoppa Europea conquistando così uno dei trofei più prestigiosi del nostro continente.
Massimo Crippa nasce a Seregno il 17 maggio del 1965 e inizia la sua carriera nella stagione 1981-1982 nell'A.C. Meda Mobili in Prima Categoria lombarda girone N dove disputa 2 campionati in prima squadra.
Spinto dal padre Carlo Crippa, ala destra del Torino dal 1957 al 1965, passa prima al Saronno e poi al Seregno 1913 sempre in Interregionale.
Arriva a Pavia in Serie C2 nella stagione 1986-1987, passando poi al Torino, in Serie A, nella stagione successiva, dove totalizza 29 presenze e 3 reti.
Nel 1988 entra a far parte della rosa del Napoli, dove forma il centrocampo azzurro assieme ad Alemao, Fernando De Napoli e Francesco Romano, nell'epoca dei trionfi maradoniani.
Nel 1989 vince la Coppa UEFA in finale contro lo Stoccarda, e termina secondo in campionato. La stagione successiva è quella dello Scudetto ai danni del Milan e, sempre nell'estate 1990, vince la Supercoppa Italiana contro la Juventus col risultato di 5 a 1, segnando anche un gol.
Nell'estate del 1993 passa al Parma con cui si aggiudica immediatamente la Supercoppa europea nella doppia finale contro il Milan: il Parma, persa l'andata in casa per 1-0, vince a Milano per 2-0, con il secondo gol segnato ai supplementari proprio dal nostro Crippa.
Nella stagione 1994-1995, sempre con il Parma, conquista la sua seconda Coppa UEFA, vincendo la finale contro la Juventus. A questo successo va aggiunto il secondo posto in campionato, risultato ripetuto nella stagione 1996-1997 ancora con il Parma, sempre alle spalle della Juventus. Ha fatto parte anche della prima rosa con cui il Parma ha partecipato alla Champions League, nel 1997-1998, per la prima volta nella sua storia.
Nel 1998 torna al Torino, in serie B, con cui centra la promozione in Serie A, e fa parte della rosa anche la stagione seguente, che si conclude con il ritorno dei granata nella serie cadetta.
Nel 2000 si trasferisce all'Unione Sportiva Canzese, con cui gioca due stagioni, dal 2000 al 2002.
Nel 2003 chiude la sua carriera nel Seregno, società del suo paese di nascita.
Ecco un altro esempio di vita vissuta nel segno del calcio nostrano, dove anche le sconfitte fanno parte del gioco, ma alzando un trofeo si riesce a mettere tutto alle spalle.(fonte: wikipedia)
di Cristian Amadei


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